Avere articolazioni doloranti può essere sintomo di infiammazioni in corso, ma invece di prendere un antidolorifico proviamo a modificare la nostra dieta.
Quanto spesso ci capita di alzarci la mattina e di provare fastidiosi dolori alle articolazioni? La prima cosa che ci viene in mente di fare per affrontare la giornata è prendere un antidolorifico, spesso non indagando sulle cause di quei dolori. Eppure essi potrebbero essere sintomi di infiammazioni in corso, infiammazioni che a loro volta possono dipendere da numerose cause, non ultima l’alimentazione che seguiamo. Molto spesso infiammazioni articolari e rigidità prescindono dall’età e anche i giovani possono soffrire di questi disturbi.
Alcune cause di infiammazione sono ben note, ad esempio la presenza di diabete o di stati di obesità. In quest’ultimo caso, nello specifico, il tessuto adiposo in eccesso provoca la produzione di molecole responsabili degli stati infiammatori, le citochine, che possono essere causa anche dell’insulino resistenza. Va da sé che dimagrire, o comunque portare la percentuale di tessuto adiposo a valori nella norma, può aiutare nella gestione dei dolori articolari.
Articolazioni doloranti? Prova a evitare i cibi pro-infiammatori
Agendo sulla dieta si può dunque tenere a bada il problema delle articolazioni doloranti. Esistono infatti alimenti anti-infiammatori e alimenti pro-infiammatori: i primi possono aiutarci con i dolori, tanto che alcuni studi ne hanno dimostrato un’efficacia pari a quella di alcuni principi attivi antidolorifici come ad esempio il paracetamolo. I cibi pro-infiammatori, invece, vanno evitati per motivi ben ovvi.
Tra gli attivi pro-infiammatori possiamo annoverare ad esempio gli omega 6, che andrebbero sostituiti con gli omega 3 (presenti nel salmone, nelle alghe, nella frutta secca o nei semi di lino), utili non solo al funzionamento di occhi e cuore, ma anche alle nostre giunture doloranti!
Alimenti antiossidanti: quali scegliere
Attenzione poi ai radicali liberi, responsabili di invecchiamento e infiammazione dei tessuti, che andrebbero contrastati con alimenti ricchi di antiossidanti. Alcuni esempi possono essere frutta (kiwi, anguria, melagrana, frutti rossi), verdura (pomodori, broccoli, spinaci, carote, cavolfiori), aglio e cipolla oppure alcune spezie (curcuma e zenzero).
Il sale va evitato poiché ha un’azione pro-infiammatoria, meglio sostituirlo con succo di limone, ricco peraltro di vitamina C. Infine dobbiamo porre attenzione alle farine raffinate (ad esempio la 00), al latte vaccino e suoi derivati e sicuramente all’alcol. Nel primo caso possiamo prediligere le farine integrali, nel secondo dobbiamo evitare l’alcol del tutto, sebbene rinunciare all’aperitivo possa essere un’ardua sfida.