Il giocatore sbotta contro l’avversario: insulti pesanti poi le scuse

Oltre alle qualificazioni per il secondo slam della stagione sono in corso anche altri tornei di preparazione come a Lione e Ginevra

Fucsovics insulta Baez
(Foto Instagram)

Ancora pochi giorni d’attesa e il Roland Garros 2023 aprirà i battenti. L’edizione di quest’anno è la più incerta e equilibrata degli ultimi anni, vista l’assenza del re di Parigi Rafael Nadal, vincitore di 14 delle ultime 18 edizioni, a causa di un infortunio. Il maiorchino non è riuscito a recuperare dalla lesione all’ileopsoas rimediata all’Australian Open a gennaio e, nonostante tante settimane di stop, ha dovuto rinunciare al torneo a cui ovviamente è più legato.

Fucsovics insulta Baez: “Urli come una p…”, poi arrivano le scuse

 

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Nel frattempo, ad esclusione dei big, molti altri giocatori (anche top 10) sono impegnati in tornei di preparazione in vista del grande appuntamento di Parigi. Sono infatti in corso i 250 di Lione e Ginevra che vedono, tra gli altri, protagonisti del calibro di Ruud, Fritz, Auger Aliassime, Zverev e Norrie. Giorni importanti per mettere partite nelle gambe e trovare ancora più confidenza con il campo, in attesa del Roland Garros. Come in ogni occasione la tensione in campo è sempre alta, non solo per i punti in palio,  ma anche per i comportamenti dei giocatori e ogni tanto si va sopra le righe. Ed è quello che è successo nel match nel torneo di Lione tra l’ungherese Fucsovics e l’argentino Baez.

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Tra i due c’è stato un lungo battibecco. Fucsovics, infastidito dall’atteggiamento dell’avversario, ha deciso di dirgli due paroline. “Quanti anni hai, 12?!”, “No, 22”, la replica sarcastica. L’ungherese ha quindi iniziato a inveire contro l’argentino definendolo “un bambino” e comparandolo ad altri suoi coetanei, secondo lui altrettanto scorretti. “Urli ‘Vamos’ a ogni punto che sbaglio”, ha proseguito Fucsovics, il quale si è poi lasciato scappare qualche offesa di troppo (“Urla come una pu****a!). Fucsovics è stato redarguito dal giudice di sedia e poi si è scusato pubblicamente in conferenza.