Napoli, Spalletti festeggia, si commuove e punge De Laurentiis

Con il pareggio di Udine il Napoli è matematicamente campione d’Italia: è il terzo scudetto della storia per gli azzurri, la festa è cominciata

Spalletti scudetto Napoli
Napoli-Verona voti tabellino (Instagram)

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Il punto che serviva è arrivato. Il gol di Osimhen ha fatto partire la festa: Napoli torna sul tetto d’Italia. Sono passati 33 anni dal 1990, ultima volta che gli azzurri conquistarono lo scudetto. In quei tempi c’era ancora Diego Maradona in campo, mentre oggi non solo ha uno stadio che porta il suo nome ma la sua magia e il suo ricordo aleggia sempre, ogni giorno, in città. In tutte le piazze italiane i tifosi hanno potuto festeggiare chi dopo tanto tempo, chi per la prima volta nella propria vita.

Spalletti: “Dovevamo vincere e sul futuro posso dire che…”

Luciano Spalletti scudetto
Luciano Spalletti Napoli-Milan (Instagram)

E’ il trionfo di una società che ha preso decisioni importanti quest’estate, separandosi da alcune colonne portanti, dai contratti onerosi e abbassando drasticamente il tetto ingaggi. E’ il capolavoro di Cristiano Giuntoli, che con pochi milioni di euro ha costruito una rosa piena di campioni. E poi c’è Luciano Spalletti, al primo vero grande trionfo in Italia dopo i titoli vinti in Russia. Dopo tanti bei campionati dove le sue squadre hanno ottenuto applausi e complimenti, questa volta è lui a prendersi l’intera posta in palio. “Noi siamo partiti per restare in Champions, la richiesta che mi è stata fatta era questa. Il primo obiettivo era quello, mantenerlo nel tempo, ci siamo entrati, non potevamo mai uscirne. Poi si è addirittura arrivati a contestare la squadra l’anno scorso e la cosa non mi è piaciuta. Avevamo il dovere di provare a vincere e quando l’ho detto un anno fa mi sono saltati addosso”.

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Poi la dedica di questo trionfo: “Alla squadra, ai calciatori. Meritavano di essere loro a dare questa gioia alla città. A tutto il pubblico. Napoli, è per te! Poi a tutti quelli che lavorano nella squadra, a quelli ‘che si lavora’, a Matilde mia figlia, a tutta la famiglia, ai miei amici, a mio fratello Marcello“.

Non manca però una frecciatina al presidente De Laurentiis: “Al presidente dico che lo deve dire a me e non deve dirlo a voi che io resto. Lui dice sempre di volere il massimo e a questa maniera cade sempre dritto. Sembra che perché lui ha parlato di scudetto a maggio io non ci credessi. Ora parla di vincere la Champions… facile così.”.