L’attuale allenatore del Karagümrük si racconta in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport e parla ovviamente anche del futuro
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Ha voluto ripartire da un campionato minore per mettersi in gioco dopo l’esperienza inaspettata e altalenante con la Juventus. Andrea Pirlo è alla guida del Karagümrük che occupa il nono posto nel campionato turco. La sua squadra ha una grande propensione offensiva, proprio come vuole il Maestro, ed è il terzo miglior attacco del campionato con Borini miglior marcatore con 15 gol all’attivo. Certo l’esperienza in Turchia è vista come un trampolino di lancio, con la possibilità di guardare poi ad un futuro più in prima linea.
Pirlo alla Gazzetta: “Fagioli il mio erede, se mi chiamano io ci sono…”
L’ex centrocampista ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato della stagione della sua squadra, commentato il campionato di Serie A e, perché no, fatto valutazioni sul suo futuro. Pirlo si è detto soddisfatto della scelta fatta sia a livello professionale che umano, in Turchia vive benissimo in una città splendida come Istanbul. Ma ovviamente l’Italia è l’obiettivo: vuole tornarci, per far vedere che tutti gli elogi elargiti prima del suo insediamento sulla panchina della Juventus erano meritati. “Il Karagümrük mi ha proposto il rinnovo per l’anno prossimo, ma credo che sia meglio fare le valutazioni a fine stagione, ora è ancora troppo prematuro”, ha affermato.
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Pirlo ha poi parlato di un giocatore in particolare: “Fagioli ha avuto una crescita enorme nell’ultimo anno. Credo che possa essere il mio erede e lo vedo bene davanti alla difesa: ha tempi e visione di gioco”. Ovviamente poi il tecnico guarda anche al futuro: “Se mi dovesse chiamare la Juventus? Non c’è nessun tipo di rancore, quando ti chiama un top club non si dice di no, quindi sarei totalmente a disposizione”. Insomma, nel caso in cui ci fosse il dubbio, Pirlo ha avanzato la propria candidatura.
