Velocità o distanza, il dilemma della corsa: come stabilire l’obiettivo 

Velocità o distanza, il dilemma della corsa: ecco come stabilire il proprio obiettivo. 

Corsa velocità distanza
Corsa velocità distanza (Pixabay)

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Il dubbio di molti atleti amatori è sempre lo stesso: è preferibile correre per km predefiniti o per un certo periodo di tempo? Il dibattito è acceso e sono in molti ad avere pareri contrastanti: ognuno sembra pensarla in maniera diversa e sono in tanti a pensare di avere ragione, eppure non c’è una risposta definitiva a questa domanda: le variabili in gioco sono molteplici e ogni fisico risponde in maniera diversa.

Difatti, a determinare che cosa sia meglio è la capacità cardiaca: se lo sforzo sostenuto non supera quel determinato minutaggio, lo si può allenare – nel tempo – per migliorare la resistenza allo sforzo, a prescindere dai minuti o dai km. Dunque, la risposta varia a seconda di quanto alleniamo e dunque miglioriamo le nostre capacità condizionali.

Velocità o distanza, cosa preferire? La risposta al dubbio

Corsa velocità distanza
Corsa velocità distanza (Pixabay)

E’ pur vero che nessuno richiede di voler e dover correre per un’ora intera, ma il tempo minimo per il quale il nostro fisico risponde bene allo sforzo e alle calorie bruciate si attesta attorno ai 30 minuti: una volta raggiunta questa soglia, allora è possibile fare in modo che distanza e minutaggio possano coincidere. Una volta raggiunta l’autonomia di mezz’ora, comincerò a considerare quanti km posso percorrere in questo lasso di tempo, così da migliorare nel tempo sia la distanza, sia il periodo trascorso, sia l’andatura.

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E’ chiaro che per poter arrivare a ‘superare’ questi parametri, occorre un allenamento mirato che mi permetta di ottenerlo nel tempo: dunque resistenza, forza e velocità sono le capacità condizionali da migliorare, in maniera tale da aumentare la resistenza cardiocircolatoria, avere il giusto apporto di forza ed energia nelle gambe e soprattutto migliorare l’andatura, che nel tempo diventerà sempre più veloce. Una volta allenato, sarà il corpo a dirci quanto possiamo andare oltre oppure fermarci: in ogni caso, ascoltare il nostro corpo è la miglior risposta a tutti i progressi compiuti dal nostro allenamento.

Sassarese classe ’85, nato il 5 febbraio come illustri calciatori, madre natura ha pensato bene di relegarmi a semplice commentatore del calcio giocato. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti ODG della Sardegna dal 2017, sono fiero ed orgoglioso di essere nato e cresciuto in questa terra meravigliosa. Interista dalla nascita, vivo nel ricordo del mito di Ronaldo il Fenomeno e delle imprese titaniche del ‘Triplete’ degli idoli Mourinho, Sneijder e Milito. Innamorato del fantacalcio, dei viaggi e del giornalismo calcistico, Sportnews mi ha dato modo di rivalutare il declino della Serie A con occhi diversi. Allenatore di calcio (UEFA C) e di calcio a 5, svolgo i due lavori che amo con assoluta passione e con tanta voglia di emergere.