Il tennista romano è tornato in campo ad Acapulco dopo essersi messo alle spalle i problemi fisici che lo avevano tenuto fuori qualche settimana
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Quello di Acapulco è stato il torneo del ritorno per Matteo Berrettini. L’azzurro ha finalmente messo alle spalle i problemi fisici che l’avevano fermato per qualche settimana dopo la prematura uscita di scena all’Australian Open al primo turno con Andy Murray, sprecando clamorosamente un match point.
Berrettini si ferma ancora: i Master 1000 americani sono a rischio
Niente tornei intermedi, quindi, per il romano che ha preferito pensare ad un recupero cauto per farsi trovare pronto per i due appuntamenti più importanti sul cemento di questa prima parte di stagione: i Master 1000 americani di Indian Wells e Miami. Per questo Matteo ha deciso di scendere in campo solamente nell’Atp 500 messicano, utilizzato per preparare al meglio i successivi due impegni. Tutto agevole nei primi due turni per il classe 1996 che si è sbarazzo di Molcan e Ymer, senza alcun tipo di sofferenza.
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Nella notte Berrettini ha dovuto affrontare il danese Rune, avversario decisamente più ostico dei precedenti. E il match è terminato come peggio non potesse: dopo un inequivocabile 6-0 subito nel primo set, l’italiano si è ritirato all’inizio del secondo sul punteggio di 1-0 in favore dell’avversario per un problema alla gamba.
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La speranza, ora, è che l’azzurro si sia fermato in tempo, perché un’eventuale ricaduta potrebbe essere tremenda dal punto di vista fisico e mentale. L’obiettivo imminente è capire quanto possa essere grave l’infortunio e capire se potrà partecipare ad entrambi i Master 1000 che partiranno tra pochi giorni.
