Il tennista romano ha ceduto al quinto set contro Andy Murray al primo turno a Melbourne, risultato che lo farà scivolare in classifica
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Non è iniziato per niente bene l’anno per il tennis italiano. Agli Australian Open, infatti, il primo turno è stato fatale per due dei tre giocatori più importanti: Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini. Entrambi battuti al super tie-break del quinto set anche se da avversari differenti: il sudafricano Harris il primo (184 del mondo), mentre il classe 1996 si è arreso al due volte campione di Wimbledon Andy Murray. Due kp che lasciano l’amaro in bocca specialmente per come sono maturate: sotto entrambi di due set a zero, sono stati capaci di recuperare ma sono poi scivolati sul più bello.
Berrettini dopo la sconfitta con Murray: “E’ solo tennis”
Di certo da entrambi ci si sarebbe aspettato un torneo più da protagonisti. Berrettini avrebbe dovuto mettere alle spalle un 2022 negativo, costellato da problemi fisici, mentre per Musetti il 2023 deve essere l’anno della conferma. Entrambi si presentavano a Melbourne nella top 20 del ranking e con ogni probabilità la lasceranno una volta che il primo Slam della stagione andrà in archivio. Un approccio sbagliato al match che è stato fatale per tutti e due gli azzurri che ora dovranno pensare ai prossimi impegni.
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Di certo una sconfitta che lascia il tennista romano con l’amaro in bocca: “Faccio i miei complimenti a Andy, è incredibile quello che è riuscito a fare“, ha commentato nel postpartita. Io non ho potuto prepararmi come avrei voluto nella off season e non sapevo se sarei stato pronto a giocare cinque set ad alto livello. Ora so che la condizione c’è”.
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Una sconfitta difficile da mandare giù anche perché l’italiano ha avuto un match point nel quinto set che non è riuscito a sfruttare: “Adesso è davvero difficile parlare della partita. Poteva essere tutta un’altra storia solamente con un colpo andato diversamente. L’anno scorso ho vinto 7-6 al quinto. Quest’anno ho perso 7-6 al quinto. È solo tennis”, ha concluso.
