Orari migliori per fare attività fisica: ecco quali sono e come sfruttarli

Ci sono degli orari, durante la giornata, che la scienza ha stabilito essere i migliori per fare attività fisica: ecco in che modo possiamo sfruttarli a nostro vantaggio.

Attività fisica (Pixabay)

L’attività fisica è ormai parte integrante della nostra vita quotidiana. Sono sempre di più le persone che, magari perchè costrette ad una scrivania per molto tempo durante gli orari di lavoro, poi vanno a sfogarsi in palestra oppure decidono di farsi una bella corsa, ma anche semplicemente una camminata. C’è chi decide di praticare sport, chi si dedica allo yoga, chi al nordic walking o alla marcia: insomma, le attività sono varie, diverse ed ognuna di esse ha un impatto rilevante sulla nostra salute psicologica e fisica. Allenarsi, non è in dubbio, aiuta il nostro corpo a mantenersi in forma, ma dall’altra permette anche di staccare dopo una dura ed intensa giornata di lavoro.

Ma ci sono metodologie o “segreti” particolari da sfruttare quando si decide di fare attività fisica? La risposta è sì, esistono dei trucchetti che ci permettono di ottimizzare la nostra pratica preferita, sia esse da svolgere in palestra o tra le mura domestiche, su una  pista ciclabile o in riva ad un lago. Recentemente infatti gli scienziati hanno scoperto che ci sono specifici orari all’interno dei quali l’attività fisica rende maggiormente e ci consente dunque di ottenere il massimo risultato. Chiaramente, va sottolineato, questi stessi orari cambiano a seconda dell’attività perchè non tutte sono adatte ad un particolare momento della giornata. Così come in relazione alla stagionalità: correre sotto il sole a mezzogiorno non è assolutamente salutare, così come farlo a tarda sera durante l’inverno. Andiamo dunque a scoprire quali rilevazioni hanno fatto i ricercatori e che risultati hanno ottenuto.

Gli orari migliori per fare attività fisica: ecco quali sono e come sfruttarli al meglio per il nostro benessere

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Attività fisica (Pixabay)

Per allenarsi non esiste un orario che sia assolutamente giusto ed uno che sia assolutamente sbagliato: esistono però dei momenti, nel corso della giornata, all’interno dei quali fare allenamento può essere più salutare rispetto a svolgerlo invece in altri attimi della quotidianità. Questa è la prima, grande conclusione. Ci sono infatti tantissime variabili che influenzano la nostra attività fisica e che sono prettamente individuali: le risposte ormonali ma anche fisiologiche, i ritmi circadiani connessi all’alternanza tra luce e buio, lo stile di vita salutare o meno, l’alimentazione e, ovviamente, la tipologia di esercizio che si sceglie di effettuare. Dare una risposta unica alla domanda “Qual è l’orario migliore per allenarsi?“, dunque, è complesso. Ma non impossibile. E per cercare di fare chiarezza è intervenuto, in una recente intervista al quotidiano La Repubblica, il direttore della ricerca scientifica dell’Istituto di Medicina dello Sport di Torino, ovvero il dottor Gian Pasquale Ganzit.

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“Possiamo cominciare dal cortisolo, ovvero l’ormone legato al catabolismo ha spiegato in prima battuta Ganzit. – Quest’ultimo ha un incremento massimo nelle prime ore del mattino, per poi mostrare una decrescita nel corso della giornata, salvo qualche momento di rialzo dovuto a situazioni particolari come lo stress“. Quindi, un primo momento in cui fare attività fisica è consigliato sono esattamente le prime ore della giornata, quando sostanzialmente il nostro corpo tende ad essere più “carico”: una sensazione che poi, via via, va a calare nel corso della giornata. Ma ci sono anche elementi che suggeriscono altri momenti: “L’andamento è infatti simile per il testosterone, anch’esso di rilievo quando si tratta il tema delle prestazioni fisiche – ha aggiunto l’esperto. – Il suo incremento mattutino è leggermente posticipato, con il picco che solitamente si verifica attorno alle ore 8 o 9 del mattino, e dopo un progressivo abbassamento raggiunge i minimi nella parte serale o notturna della giornata”. Ma ci sono anche ormoni che svolgono il lavoro contrario: “Quello della crescita, il Gh, ha una parabola contraria, con picchi massimi durante le ore notturne e cioè quando l’organismo è a riposo e tutte le sue risorse si concentrano sui processi di riparazione e crescita. Questo è il momento in cui aumenta la massa muscolare, ma anche lo sviluppo della statura”.

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Insomma, che sia mattina sera il nostro corpo può rispondere in modo diverso ai vari stimoli sportivi, atletici e fisici. Ovviamente ad impattare sui nostri risultati finali sono anche l’ambiente esterno ed il contesto nel quale svolgiamo l’attività. Tuttavia, Ganzit ha posto un ultimo grande focus sull’importanza del riposo dei muscoli: “Quando li facciamo lavorare si danneggiano, ma allo stesso tempo l’attività fisica permette loro di ricevere uno stimolo. E sono proprio gli stimoli che, una volta memorizzati dall’organismo, ci consentono di far crescere la massa muscolare allenamento dopo allenamento. Tuttavia, è fondamentale farli riposare: come regola generale fare un lavoro importante sui muscoli e poi concedersi e concedere loro il giusto riposo è fondamentale. Vanno programmati giorni consecutivi con appositi piani di lavoro e riposo, alternati, per impedire al corpo di provocarsi, e provocarci, dolori o fastidi che possono impedirci di continuare con gli allenamenti“.