Ritornare in forma, i miti da sfatare: ‘smascherati’ dallo studio di Harvard

Ritornare in forma, i miti da sfatare: ‘smascherati’ dallo studio di Harvard. Vediamo quali sono i 5 punti principali a cui si è dato particolare importanza. 

Forma fisica studio harvard
Forma fisica (Pixabay)

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Ritornare in forma, presto o tardi, è una delle principali ‘richieste’ che facciamo a noi stessi quando pensiamo di non essere completamente idonei in ottica peso o forma fisica. In un certo periodo della nostra vita tendiamo a pensare di voler rimetterci in sesto, provando a svolgere determinate attività per ovviare alle nostre lacune.

In quest’ottica, spesso sentiamo parlare di alcuni ‘miti’ che sono presi per buoni nonostante non ci sia una scienza esatta a confermare queste tesi; per questo uno studio dell’università di Harvard ha studiato alcune credenze sfatandone le leggende alle quali siamo sempre stati abituati.

In sintesi, come riportato da ‘gqitalia’, questo studio mette a nudo i segreti delle ‘credenze popolari’ rapportate alla forma fisica, dando una linea guida agli amatoriali e ai principianti che possono prendere spunto da ciò e farsi un’idea ben precisa nel loro percorso di miglioramento fisico.

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Ritornare in forma, i miti da sfatare

Forma fisica studio harvard
Forma fisica (Pixabay)

Lo studio è spiegato nel video ‘Big Think’ che si può trovare facilmente anche su Youtube, nel quale sono spiegati le dinamiche relative ai 5 ‘miti’ descritti.

Il primo punto riguarda la quantità: 150 minuti a settimana. Questo dato viene rispettato solo dal 20% della popolazione americana e viene giudicata la quantità minima per poter pensare di avere un corpo in forma.

La corsa rovina le ginocchia: niente di più vero. Questa pratica aiuta le articolazioni e non a ‘distruggerle’, anche se questo potrebbe avvenire per cause da accertare in secondo luogo (gli infortuni possono sopraggiungere per una miriade di fattori che potrebbero coinvolgere altre parti del corpo).

Essere meno attivi quando si invecchia: secondo Lieberman, l’autore dello studio, questo non sarebbe veritiero perché essere poco attivi è una scelta unicamente personale, che andrebbe evitata ma che non dipende unicamente dall’età.

L’esercizio fisico aumenta la durata della vita: l’attività fisica è importante per cercare di stare meglio il più a lungo possibile ma non equivale ad un elisir di lunga vita…

L’esercizio perfetto non esiste: ogni corpo risponde in maniera differente agli stimoli di un determinato allenato, perché le esigenze e le caratteristiche sono diverse.

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Questi sono quelli ritenuti i più ‘famosi’, anche se l’autore dello studio ha voluto fare un po’ il punto della situazione sugli aspetti più importanti, ossia i metodi e la quantità di allenamento che sono il vero fulcro del successo per la ricerca della forma fisica.

Sassarese classe ’85, nato il 5 febbraio come illustri calciatori, madre natura ha pensato bene di relegarmi a semplice commentatore del calcio giocato. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti ODG della Sardegna dal 2017, sono fiero ed orgoglioso di essere nato e cresciuto in questa terra meravigliosa. Interista dalla nascita, vivo nel ricordo del mito di Ronaldo il Fenomeno e delle imprese titaniche del ‘Triplete’ degli idoli Mourinho, Sneijder e Milito. Innamorato del fantacalcio, dei viaggi e del giornalismo calcistico, Sportnews mi ha dato modo di rivalutare il declino della Serie A con occhi diversi. Allenatore di calcio (UEFA C) e di calcio a 5, svolgo i due lavori che amo con assoluta passione e con tanta voglia di emergere.