F1, l’ammissione di Leclerc lascia i tifosi senza fiato: parole molto forti

Charles Leclerc si è aperto al pubblico raccontando della sua prima volta in Ferrari, aveva 11 anni e l’esperienza è stata unica

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Charles Leclerc (Foto da Instagram)

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Difficile per un bambino non essere affascinato dal mondo dei motori, un po’ tutti da piccoli avranno sfiorato l’idea di poter sfrecciare veloci su una monoposto, non è stato diverso nemmeno per Charles Leclerc che tuttavia ha avuto la fortuna di poter toccare con mano il magico mondo Ferrari già all’età di 11 anni. Ad introdurlo in scuderia non uno qualsiasi ma proprio Jules Bianchi, amico di famiglia che il monegasco ricorda con amore, tuttavia il piccolo Leclerc non entrò subito, rimase nel parcheggio di Maranello assaporando quello che poteva essere il mondo all’interno e le dichiarazioni su quello che ha vissuto in quel momento lasciano tutti a bocca aperta.

Charles Leclerc: “Pensavo che il mondo Ferrari fosse come La Fabbrica di Cioccolato!”

Ammissione Leclerc
Leclerc (Foto da Instagram)

Per Charles Leclerc l’esperienza che stava per vivere era come un sogno ad occhi aperti ed anche se giovanissimo non ha voluto viverla d’istinto ma assaporarla con calma, fuori dai cancelli di Maranello passò ben due ore provando ad immaginare come fosse l’interno della scuderia.

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Queste le sue parole: “Pensavo che in Ferrari funzionasse un po’ come nel film La Fabbrica di Cioccolato, con gli Umpa Lumpa che correvano qua e là dicendo di fare questo o fare quello, questo è quello che immaginavo”. Se vogliamo la fantasia non è poi cosi lontana dalla realtà, quegli omini vestiti in rosso che si affaccendano nel compiere i propri ruoli in parte ricordano davvero gli amati Umpa Lumpa della Fabbrica di Cioccolato.

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Cosi come Charles Leclerc ricorda il fortunato ragazzo che ha trovato il biglietto d’oro, si perché per lui i sogni di bambino si sono trasformati presto in realtà e adesso di quella enorme Fabbrica di Cioccolato lui ne fa parte in prima persona proprio come il protagonista del film.

Pubblicista da sempre amante dello sport, soprattutto delle sfaccettature meno evidenti che spesso vengono difficilmente trasmesse al grande pubblico. Il mio obiettivo è quello di trasferire la mia passione per lo sport agli altri, soprattutto accendendo un faro sui retroscena apparentemente insignificanti ma che, come spesso accade, regolano questo mondo particolare.