La UEFA costretta a prendere provvedimenti dopo l’esortazione della CAF, le parole del presidente possono pesare molto per il futuro del Napoli
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Come sempre Aurelio De Laurentis non ha peli sulla lingua ma questa volta le sue dichiarazioni sembrano aver smosso un vero vespaio in Africa dove la CAF (federcalcio africana) ha esortato la UEFA ad agire in quanto, secondo loro, De Laurentis avrebbe infranto l’articolo 14 del regolamento disciplinare Uefa. Non sono scese giù a quanto pare le dichiarazioni del patron del Napoli che ha pubblicamente espresso la sua contrarietà ad ingaggiare per il futuro giocatori africani che abbiano intenzione di partecipare alla coppa d’Africa, nel continente africano infatti la competizione è sempre molto seguita, nell’ultima edizione sono stati oltre 600 milioni gli spettatori ed un precedente come quello lanciato da Aurelio De Laurentis potrebbe dare il via ad una linea di pensiero estremamente pericolosa per la competizione.
UEFA costretta ad intervenire, Rischio provvedimenti per il Napoli
Dovrà stare attento alle prossime dichiarazioni Aurelio De Laurentis per il bene del suo Napoli, questa volta infatti l’uscita potrebbe avere grosse conseguenze, la federcalcio africana non intende far passare l’evento in sordina e la richiesta di provvedimenti alla UEFA porterà inevitabilmente a mettere la società partenopea sotto indagine.
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La CAF si è dichiarata “Sconcertata” dalle dichiarazioni di Aurelio De Laurentis che a loro detta potrebbero “Minare il futuro di una delle competizioni più importanti al mondo che in Africa è seguita in 160 paesi ed è una delle vie maggiori di inclusione del calcio africano”. con lo stesso comunicato è avvenuta la richiesta alla UEFA di aprire un indagine disciplinare in quanto sarebbe stato violato l’articolo 14 del codice disciplinare UEFA.
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Adesso ci vorrà del tempo per capire se realmente ci saranno conseguenze e quali saranno, certo è che la Coppa d’Africa avviene sempre in un momento chiave del campionato italiano e spesso spezza i ritmi di giocatori che al loro ritorno hanno bisogno di ripartire con la preparazione oltre che di riposo molto, impossibile comunque pensare di negare il loro diritto a competere per la loro nazione.
