Scherma: ai mondiali l’enfant prodige mette la ciliegina su una stagione entusiasmante

Il CT jesino Stefano Cerioni in vista della più importante manifestazione dell’anno ha convocato, per la gara di fioretto maschile, gli stessi moschettieri convocati per i Campionati Europei: Alessio Foconi (Aereonautica), Daniele Garozzo (Fiamme Gialle), Tommaso Marini (Fiamme Oro) e, solo per la gara individuale, Giorgio Avola (Fiamme Gialle).

 

Scherma Mondiali enfant prodige
Tommaso Marini e Stefano Ceriono (Foto IG)

 

Tra i quattro portacolori azzurri il debuttante, nella massima competizione mondiale, è Tommaso Marini. Ventidue anni, da Ancona, cresciuto schermisticamente nel Club Scherma Ancona e poi trasferitosi al Club Scherma Jesi dov’è allenato dalla Maestra Proietti. Debuttante sì, ma non lasciatevi ingannare: in questa stagione Marini ha collezionato tre podi in Coppa del Mondo (due vittorie e un terzo posto) e un argento europeo.

 

Gli altri tre azzurri, invece, vantano una pluriennale esperienza sulle pedane internazionali basti pensare che, nel 2018, Alessio Foconi ha conquistato il tetto del mondo laureandosi Campione del Mondo.

 

Mondiali, Marini conferma di essere il futuro della scherma

Scherma Mondiali enfant prodige
Tommaso Marini

Dopo una stagione di Coppa del Mondo, iniziata male ma finita benissimo, l’allievo della Maestra Proietti conquista la medaglia d’argento. A salire sul gradino più alto del podio è stato il francese Lefort che si è sbarazzano, con non poca fatica, del giovane marchigiano. Non è un caso, infatti, se il match di finale si sia concluso con una sola stoccata di scarto.

L’inizio dell’assalto ha visto Marini in seria difficoltà ma poi, con il passare dei minuti (e forse dell’emozione), il giovane italiano ha saputo ritrovare la chiave del match fino a raggiugere la parità. A questo punto il francese, ben più esperto del nostro azzurro, si è portato in vantaggio di 3 stoccate ma non sono bastate per chiudere “la partita”. Marini, infatti, ha ritrovato il pareggio per poi, però, cedere.

Non hanno brillato gli altri italiani in gara. Il già Campione del Mondo Foconi (ternano, allenato dal Maestro Romagnoli) ha solo sfiorato il podio (alla fine si piazza al quinto posto) fermato dal forte americano Nick Itkin che con un assalto semi perfetto non ha lasciato modo a Foconi di trovare soluzioni tattiche per contrastarlo.

Il siciliano Daniele Garozzo, già Campione Olimpico individuale di Rio, è stato sconfitto anzitempo (alla fine si piazza al nono posto) dall’ungherese Gergo Szemes. Amara anche la gara del siciliano, allievo del Maestro Migliore, Giorgio Avola sconfitto, nei top 64, dall’argentino Augusto Servello.