Dybala infiamma Roma, Ecco perché non ha voluto la 10 di Totti!

Paulo Dybala conquista la piazza già con le prime dichiarazioni, i motivi per cui non ha preso la 10 di Totti sono impressionanti

Dybala Maglia 10
Francesco Totti e Paulo Dybala (Ansa)

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L’arrivo di Paulo Dybala tra le fila di Mourinho ha riacceso la festa in casa giallorossa, i tifosi hanno festeggiato la sua firma quasi come l’ultima vittoria della Conference League anche se si aspetta ancora l’ufficialità dai profili della società. In una piazza cosi uno come Dybala potrebbe presto diventare l’idolo indiscusso e le sue prime dichiarazioni lo spingono già verso quella via, l’eredità di Totti è pesante da portare ed anche se il campione giallorosso avrebbe ceduto volentieri la maglia ad uno come lui è stato l’argentino a rifiutare motivando però come meglio non poteva.

Paulo Dybala rifiuta la 10 “Per averla me la devo meritare”

Dybala maglia 10
Paulo Dybala (Ansa)

Parole che non passano inosservate quelle di Paulo Dybala e che fanno capire tutto il suo desiderio di ribalta in una piazza che può farlo sentire amato come mai prima d’ora, non si crogiola pero sugli allori il campione che prima di accettare l’eredità di Francesco Totti vuole dimostrare sul campo di meritarlo davvero.

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Un inizio che è già storia e nel proseguo del campionato può confermarsi tale soprattutto se l’argentino porterà i giallorossi ancora una volta nel palcoscenico più importante d’Europa, in quel caso spaventerebbe meno la clausola da 20 milioni sul suo contratto visto che a quel punto difficilmente la Joya mollerà il traguardo raggiunto.

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Trepidante attesa quindi per la prossima amichevole, contro il Nizza uno come lui servirà per testare fino in fondo le qualità della nuova rosa e superare l’amara sconfitta di ieri con uno Sporting maggiormente in forma che Dybala ha osservato solo dalla tribuna.

Pubblicista da sempre amante dello sport, soprattutto delle sfaccettature meno evidenti che spesso vengono difficilmente trasmesse al grande pubblico. Il mio obiettivo è quello di trasferire la mia passione per lo sport agli altri, soprattutto accendendo un faro sui retroscena apparentemente insignificanti ma che, come spesso accade, regolano questo mondo particolare.