Carenza di vitamina E, i segnali che ci manda il corpo

Il nostro corpo è una macchina perfetta: quando ha una mancanza di qualcosa, ci avverte inviandoci segnali. In tal caso scopriamo quali sono i sintomi di carenza di vitamina E.

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Vitamina E, gli alimenti in cui è contenuta (Canva)

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Il nostro corpo è una macchina perfetta (o quasi): quando avverte che ci sono mancanze consistenti, ci invia dei segnali importanti per farcelo capire. Dobbiamo essere noi in primis a saper ascoltare il nostro fisico ed intervenire in tempo. Partiamo però dal principio: cos’è la vitamina E? Si tratta di una sostanza indispensabile per l’organismo che svolge numerose funzioni: innanzitutto è un potente antiossidante e dunque combatte i segni dell’invecchiamento. In secondo luogo riduce anche i processi di aggregazione delle piastrine, contrastando quindi la formazione di emboli, placche e trombi nelle arterie. E’ inoltre un prezioso anticoagulante. Ma cosa accade al nostro corpo quando c’è carenza di vitamina E? Scopriamolo insieme.

Carenza di vitamina E, i segnali che il corpo ci manda

Un primo sintomo che si può accusare è quello della debolezza muscolare, impedendo movimenti comuni nella quotidianità. Ad incastrarsi con questa problematica può avvenire una diminuzione della coordinazione motoria. Ancora, si può sentire intorpidimento e formicolio agli arti. Anche il sistema immunitario può risentirne abbassando le difese. Infine può sopraggiungere la difficoltà di mettere a fuoco tramite gli occhi gli oggetti che capitano sotto la nostra vista.

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Vitamina E, dove trovarla (Canva)

Uno squilibrio delle quantità di vitamina E presenti nel corpo può essere provocato principalmente da un‘alimentazione non corretta. In tal frangente andranno portati in tavola maggiormente i seguenti cibi: spinaci, asparagi, ceci, avocado, frutta secca, broccoli e patate dolci, solo per menzionarne alcuni.

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Le dosi giornaliere di questa sostanza consigliate per un adulto sono circa 15 milligrammi. Per arrivare a tale livello, come detto già in precedenza, si dovranno mangiare gli alimenti sopra elencati. Se ciò non funzionasse ci si può rivolgere al proprio medico di base per l’assunzione di determinati integratori. Ricordiamo poi che l’apporto di vitamina E va ad abbassarsi considerevolmente con la cottura degli alimenti. Per tale motivo, i cibi crudi sono coloro che forniscono maggiormente tale elemento.

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D’altro canto ci possono essere conseguenze sul fisico anche nel caso si eccedesse nell’introduzione di tale vitamina nell’organismo. Infatti potrebbero essere causate emorragie e problemi nei processi di coagulazione nel sangue. Uno studio finlandese ed uno statunitense hanno evidenziato che la probabilità di sviluppare ictus è molto maggiore negli individui che assumono vitamina E in quantità troppo ingenti.