Formula 1, le pagelle da 0 a 10 dell’affascinante Gran Premio di Monaco: sorridono le Red Bull, delusione per Charles Leclerc.
Si è concluso anche il Gran Premio di Monaco: Sergio Perez ha vinto nel principato ed è prepotentemente rientrato nella corsa per il titolo. Secondo posto per Carlos Sainz, terzo invece Max Verstappen. Grande delusione per Charles Leclerc: il monegasco, davanti ai propri tifosi, ha perso la prima posizione a causa di incomprensioni con il box.
Ancora sugli scudi George Russell: il pilota inglese ha chiuso ancora una volta tra i primi cinque. Da segnalare la grandissima prestazione di Fernando Alonso: nonostante i tanti problemi alla monoposto, lo spagnolo ha chiuso in zona punti proprio davanti a Lewis Hamilton.
Formula 1: le pagelle da 0 a 10 del GP di Monaco
Voto 0 a al maltempo. Una pioggia così intensa ha purtroppo complicato i piani della Federazione. Si parte alle 15, poi dieci minuti dopo, poi dietro alla Safety Car. La sicurezza, ovviamente, viene sempre al primo posto.
Voto 1 al botto di Mick Schumacher. Che paura ragazzi! Quando hanno mostrato le immagini della sua Haas spezzata praticamente in due, praticamente tutti sono rimasti senza parole. Per fortuna, il figlio di Michael sta bene. Arrivati a questo punto della stagione, però, il terzo pilota della Ferrari non ha ancora raccolto punti..
Voto 2 alla strategia Ferrari. Nella fase più incerta della gara, il muretto Ferrari sbaglia praticamente tutti. Senza considerare la comunicazione con Sainz, il team radio in cui chiamavano ai box Leclerc e poi gli dicevano di restare in pista (nel momento esatto in cui rientrava) è stato tragicomico. Il buon Charles, intanto, non è salito sul podio ancora una volta per sfortuna.
Voto 3 a Daniel Ricciardo. Il pilota australiano, quest’anno, non ne azzecca una: ancora una gara fuori dalla zona punti, con il suo compagno Norris che si diverte, che raccoglie punti e che porta a casa anche il giro veloce a Monaco. Quel suo fantastico sorriso rischia di perdersi..
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Voto 4 a Latifi. Ormai è una certezza: in ogni gara, può andare a muro. Anche oggi, mentre si girava dietro alla safety car, è stato il primo a baciare i muretti di Montecarlo. La gara, almeno, l’ha terminata.
Voto 5 a Lewis Hamilton. Mentre George Russell è sempre il primo degli altri (al momento Red Bull e Ferrari sono di un altro pianeta), il sette volte campione del mondo fa sempre una grande fatica. Serve urgentemente reagire e trovare un piazzamento più entusiasmante: vero, con questa Mercedes è tutto estremamente complicato.
Voto 6 a Sebastian Vettel. Il pilota tedesco sembra vicino al ritiro: a Montecarlo fa una buona qualifica e conquista un ottimo punticino con la modesta Aston Martin.
Voto 7 a Carlos Sainz e Lando Norris. Il primo è stato audace e chiedeva a gran voce la strategia più aggressiva alla Ferrari. Bene in gara, ma non è riuscito a trovare il guizzo per sorpassare un Perez in difficoltà con gli pneumatici e raccogliere così la sua prima vittoria. Il buon Lando, invece, continua a mostrare il suo talento: il ragazzo arriva sesto al traguardo e si toglie lo sfizio di guadagnare il punticino per il giro veloce.
Voto 8 a Max Verstappen. Anche in una domenica in cui sembra essere in difficoltà, e anche quando ha più problemi del suo compagno di squadra, l’olandese trova sempre il modo per raccogliere il massimo. Questo podio vale tantissimo: finisce davanti a Leclerc e allunga ancora in classifica.
Voto 9 alla battuta di Zhou. Il cinese, nel finale, stava provando a superare Latifi. Nel tentativo di manovra, il giovane pilota perde la macchina che sta per finire nelle barriere. Solo per un miracolo la raddrizza, ma poi si rivolge al suo box con un’espressione colorita. “Ci ho provato ragazzi e ora devo cambiare le mutande” (il 22enne ha utilizzato parole più forti).
Voto 10 a Sergio Perez. Weekend perfetto per il messicano, che dopo la delusione di Barcellona porta a casa 25 punti di fondamentale importanza, entrando prepotentemente nella corsa per il titolo. Il pilota Red Bull è stato bravissimo nel gestire nel finale il graining che poteva compromettere il tutto tra i muretti stretti di Montecarlo.
