Pink runner: perchè la corsa femminile è così importante per il corpo

La corsa, anche nel mondo femminile, è uno degli elementi migliori per mantenersi in forma: ecco allenamenti e segreti delle pink runner.

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Pink runner (Foto da Pixabay)

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La corsa, ovunque venga praticata, è sicuramente uno degli allenamenti migliori per tenere sotto controllo la propria forma fisica, a qualsiasi età. Può essere svolta praticamente ovunque, dalla città alla periferia, in pianura, in montagna o anche al mare, basta avere un po’ di buona volontà. E tanto per gli uomini quanto per le donne, la corsa è un vero e proprio toccasana per il fisico, permettendo di mantenere quest’ultimo allenato e in forma. Anche perchè, come nella gran parte dei casi in cui viene svolta un qualche tipo di attività fisica, anche la corsa consente di prevenire eventuali complicazioni di salute.

Ecco dunque che arriviamo al tema principale per quanto riguarda il binomio “corsa – donna”: le cosiddette pink runner, ovvero le donne di tutte le età che decidano di praticare questa tipologia di allenamento per mantenersi in forma (preferendolo magari alla palestra o altri tipi di gestione del fisico), devono sapere che proprio la corsa permette di alzare una “barriera protettiva” nei confronti di alcune delle patologie più pericolose dell’universo femminile. Cominciare già in tenera età a correre e mantenersi allenate può risultare davvero fondamentale soprattutto nel momento in cui cominciano a passare gli anni e il corpo inizia a “deteriorarsi”. Ecco dunque per quale motivo la corsa è importantissima e ricopre un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di complicazioni fisiche e legate alla salute.

Essere Pink runner vuol dire tutelare la propria salute: la corsa femminile e la sua importanza

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Donna che corre (Foto da Pixabay)

A sottolineare l’importanza della corsa per il mondo femminile è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nelle linee guida del proprio “Piano d’azione globale OMS sull’attività fisica 2018-2030”, ha specificato che “Se per per ogni individuo avere una vita attiva è il modo migliore per prendersi cura della propria salute, per le donne in particolare, il beneficio si traduce anche e soprattutto in prevenzione di alcune delle malattie di genere e talvolta sostiene il percorso di cura“. Questo perchè, prosegue l’Organizzazione, “praticare uno sport come la corsa, fin da bambine, contribuisce a costruire un futuro fisico e psicologico più sano nelle età successive“.

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Insomma, la corsa come strumento di regolazione del proprio benessere fisico, come tutela della propria forma atletica e, soprattutto, come “motore di prevenzione”, rispetto a quelle che potrebbero essere la malattie più gravi inerenti il mondo femminile. Sono tanti infatti i benefici dell’andare a correre: in primo luogo, permette di mantenere la giusta mineralizzazione ossea, riducendo il rischio di sviluppare forme di osteoporosi durante il periodo della menopausa; secondo, contribuisce ad avere una buona (se non ottima) funzionalità cardiopolmonare, allontanando di conseguenza i rischi di altre possibili patologie, come ad esempio le malattie cardiovascolari, il diabete e l’ipertensione arteriosa. Ma non è solo il fisico a trarre giovamento dalla corsa, bensì anche la mente: proprio a livello mentale infatti, per le pink runner è minore il rischio di cadere in depressione oppure di incorrere nella demenza. Infine, è notevole anche il minor rischio di accumulare stress ansia, che a loro volta possono generare situazioni difficili da gestire nell’arco della giornata. Ma per fare attività fisica nel modo giusto, rendendola di fatto salutare per il corpo, serve seguire alcune indicazioni.

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A dare una panoramica delle tecniche migliori per correre nel modo giusto è Federico D’Amario, ortopedico di Humanitas per lei, cioè il centro per la salute delle donne in ogni fase della loro vita, che ha recentemente rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Prima di tutto, è importante “ascoltare” il proprio corpo, soprattutto nei casi in cui l’attività venga svolta in modo regolare: questo perchè c’è il rischio che si impatti sulle articolazioni, su tendini, menischi e cartilagine. Bisogna ascoltare il proprio corpo e smettere di correre se si avverte dolore alle ginocchia, all’anca, in zona pubica o alla zona lombare della schiena, durante la corsa – ha spiegato D’Amario. – La causa più frequente di dolore alle articolazioni e ai muscoli è proprio il cosiddetto stress da overuse, cioè l’eccessivo allenamento rispetto alla forma fisica e muscolare. Nel ginocchio, se il dolore compare durante la corsa spesso nella parte esterna, si tratta della sindrome della bandelletta ileo-tibiale, una situazione molto tra chi corre in modo continuativo. Se invece si presenta dolore al polpaccio o ai muscoli flessori, e nonostante lo stretching non passa, è consigliabile fermarsi“. In ogni caso, per le situazioni più complicate si rimanda sempre alla vista dello specialista. Ci sono, infine, indicazioni specifiche per le pink runner: “La corsa è uno sport sempre più di moda al femminile – ha concluso D’Amario. – Tuttavia, non sempre fa bene, specie se si considerano insieme struttura corporea e forma delle ginocchia, dato che quelle femminili sono più sensibili a lesioni e traumi sportivi rispetto agli uomini. Ad esempio, se tendono al varismo o al valgismo, con uno spazio più o meno ampio tra le ginocchiala corsa potrebbe infiammare menischi e cartilagine. La situazione può diventare  più dolorosa e seria in caso di sovrappeso“.