Lewis Hamilton pensa al futuro: “Acquisterò io il Chelsea”

Dalla Formula 1 al calcio è un salto che non si era mai visto prima, Lewis Hamilton ha dichiarato di essere pronto a farlo

Lewis Hamilton
Chelsea FC (Ansa)

Il campione di Formula 1 certo non ha problemi economici, con i suoi 50 milioni e più tra stipendio e sponsor Lewis Hamilton è il 13esimo sportivo più pagato al mondo, tuttavia questo non sembrava comunque bastare per pensare all’acquisto di un club del genere. Che il Chelsea fosse in vendita non lo scopriamo di certo oggi, ma difficilmente avremmo pensato che la Formula 1 potesse trovare intrecci con il calcio, a confermarlo però è proprio il pilota, l’affare sembra potersi fare a breve.

Hamilton parteciperà all’acquisto della società londinese, un miliardo di sterline il valore totale

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton (Ansa)

Sette volte campione del mondo non basta a legare il destino di Lewis Hamilton alle monoposto, per il campione il futuro è incredibilmente orientato verso altri orizzonti sportivi, totalmente differenti da quelli varcati fin ora.

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A confermarlo è lo stesso Hamilton che ha così dichiarato: “Il Chelsea? potrei prenderlo, amo il calcio da quando ero piccolo, mio zio mi voleva tifoso del Chelsea mentre mia sorella dell’Arsenal, alla fine sono un tifoso dello sport in generale ed il Chelsea è un club importantissimo, è un’opportunità e sto cercando di coglierla.

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Non si nasconde affatto quindi, l’interesse è quello di rilevare la società ma a farlo non sarà il solo, Hamilton parteciperà insieme ad altri imprenditori per rilevare la società londinese messa in vendita, per forza di cose, da Roman Abramovic e chissà che proprio il campione di Formula 1 possa essere uno dei futuri patron del club.

Pubblicista da sempre amante dello sport, soprattutto delle sfaccettature meno evidenti che spesso vengono difficilmente trasmesse al grande pubblico. Il mio obiettivo è quello di trasferire la mia passione per lo sport agli altri, soprattutto accendendo un faro sui retroscena apparentemente insignificanti ma che, come spesso accade, regolano questo mondo particolare.