Si tratta di una di quelle storie che lasciano il segno, quella di Moustapha Cissé nuovo attaccante dell’Atalanta. Ve la raccontiamo…
Moustapha Cissé è nato in Guinea ed è orfano. E’ arrivato in Salento dove giocava con la squadra di rifugiati ma non poteva essere tesserato.
Nello scorso gennaio giocava in seconda categoria, il 27 febbraio siglava una doppietta al Milan nel campionato Primavera, il 20 marzo segna in Serie A contro il Bologna il gol vittoria della Dea.
L’Atalanta lo notò quando giocava nella squadra dei rifugiati e decise di ingaggiarlo. Gli è bastato meno di un mese in Primavera per debuttare in Serie A.
Negli ultimi anni l’area scout dell’Atalanta si è rafforzata e i selezionatori sono arrivati fino al centro rifugiati leccese. Hanno scovato il talento di Cissè e quando il reparto offensivo bergamasco era in crisi hanno sfoderato l’arma segreta.
I talent scout hanno notato il giovane durante un torneo e lo hanno tenuto d’occhio per un anno e mezzo.
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Chi è Moustapha Cissè?
Nasce nel 2003 in Guinea, ha ancora 18 anni e sui campi di periferia del Salento ha deciso di costruire il suo scacco matto alla vita che fino ad allora lo aveva messo a dura prova.
Rinascita Refugees è la squadra della cooperativa leccese messa in piedi dal senegalese Niang Baye Hassane, mediatore linguistico che crea la squadra di calcio.
La cooperativa cerca di dare un po’ di normalità ai rifugiati e richiedenti asilo, sono partiti dalla Terza Categoria, passando alla Seconda.
Moustapha Cissé iniziò a giocare con loro nel 2019 quando era appena arrivato in Italia da Conakry, la citta più popolosa e capitale della Guinea. Aveva 16 anni ed era orfano, aveva perso da poco il padre e cercava una nuova vita in Europa.
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Dopo il gol al suo esordio in Serie A che ha regalato la vittoria all’Atalanta contro il Bologna, si può dire che questa nuova vita per Moustapha sta per iniziare.
