Gianluca Vialli racconta la sua malattia, ” Ho paura di morire”

L’ex capitano della Juventus ci parla con coraggio della sua condizione, si racconta ad Alessandro Cattelan nella nuova docu-serie Netflix

Gianluca Vialli malattia
Abbraccio Mancini Vialli (Ansa)

Gianluca Vialli torna a parlare della sua malattia in una toccante docu-serie Netflix, L’ex capitano Bianconero ora capo delegazione della Nazionale Italiana, combatte da anni con un tumore al pancreas, toccanti le anticipazioni rilasciate al settimanale Oggi.

Gianluca Vialli ci parla della malattia che lo ha colpito: “Lo considero un compagno di viaggio”

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Gianluca Vialli (Ansa)

Gianluca Vialli è stato un amatissimo capitano della Juventus, attualmente capo delegazione della nazionale italiana e sempre al fianco del mister Roberto Mancini con il quale nutre un rapporto di estrema amicizia. Da anni combatte una silenziosa lotta contro un tumore al pancreas, anzi, come rivela in un intervista al settimanale Oggi, “la mia non è una lotta contro la malattia, è un avversario troppo forte, ormai lo considero un compagno di viaggio, spero solo che prima o poi mi abbandoni dopo avermi temprato”.

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Riguardo il futuro l’ex campione di calcio commenta cosi: Ho paura della morte in quanto non so cosa ci sia dietro di essa, però la paura mi aiuta ad apprezzare meglio la vita, sono parole molto toccanti, fanno riflettere un pò tutti noi su quanto sia indispensabile godere di quello che si ha, apprezzare le piccole cose e non darle per scontate.

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Vialli è circondato dall’affetto dei suoi cari, una moglie e due figlie, come ci racconta anche il rapporto con loro è cambiato causa la malattia, “adesso mi sento più fragile, cerco di insegnare di più alle mie figlie l’importanza di combattere, vale sempre la pena arrabbiarsi, piangere o essere vulnerabili perché in fondo senza le cose brutte non riusciremmo a capire nemmeno il valore di quelle belle.

Nell’attesa di poter vedere l’intera serie Netflix in uscita il 18 marzo sulla piattaforma, facciamo un grande in bocca al lupo al dirigente della Nazionale che sta dimostrando di non essere stato un campione solo in campo, ma continua ad esserlo anche nella vita di tutti i giorni.

Pubblicista da sempre amante dello sport, soprattutto delle sfaccettature meno evidenti che spesso vengono difficilmente trasmesse al grande pubblico. Il mio obiettivo è quello di trasferire la mia passione per lo sport agli altri, soprattutto accendendo un faro sui retroscena apparentemente insignificanti ma che, come spesso accade, regolano questo mondo particolare.