Infortunio per Matteo Berrettini. Perché si é ritirato ad Acapulco

Quando in Italia calava ormai la notte i tifosi di Matteo Berrettini erano incollati alla tv per seguire il primo turno dell’ATP 500 di Acapulco. Poi la doccia gelata.

Berrettini Infortunio Acapulco
Matteo Berrettini (LaPresse)

Nella notte italiana Matteo Berrettini faceva il suo esordio nel torneo messicano di Acapulco, una delle ultime prove del seeding in terra sudamericana prima che il grande circo si sposti in Europa, per l’avvio della stagione sulla terra rossa, con vista su Parigi. Nell’esordio davanti aveva l’americano Tommy Paul, con tutti i favori del pronostico per il nostro Matteo. L’inizio di partita é più che incoraggiante, con il tennista romano che trova il break al primo gioco dell’incontro, e porta a casa il primo set in maniera abbastanza agevole.

Nel Secondo set il calo improvviso e poi lo stop obbligato

Berrettini Infortunio Acapulco
Matteo Berrettini infortunato (LaPresse)

Il secondo set inizia sulla falsa riga del primo, ma poi il rendimento di Matteo inizia vistosamente a calare. Fioccano gli errori e, di conseguenza, anche le palle break per l’americano Paul che ringrazia, concretizza, e si porta velocemente sul 5-1. Quando tutti pensano già al terzo set, sperando che il calo di rendimento sia soltanto un passaggio a vuoto che può succede, arriva la doccia fredda. Matteo si avvicina al giudice di sedia e inizia a toccarsi lo stomaco, dopo un breve conciliabolo si avvicina al suo angolo, imbraccia le racchette e lascia mestamente il terreno di gioco.

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Dalle prime notizie che giungono dal sudamerica il problema non é stato di stomaco, come inizialmente ipotizzato, ma potrebbe trattarsi del riacutizzarsi del problema addominale che spesso ha colpito Berrettini, e che l’ha costretto anche al ritiro dalle ATP Finals di Torino della scorsa stagione durante il suo match di esordio contro il tedesco Zverev. L’unica nota positiva e che Berrettini dovrebbe essersi fermato per tempo, senza forzare in nessun modo sulla parte infortunata, per non mettere a rischio una stagione che, dopo l’ottimo Australian Open disputato, dovrà essere quella della definitiva consacrazione per il nostro numero 1.

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