Monica Vitti ed il tifo per la Lazio: dalla Coppa Italia del 1958 alla maglia bandiera

E’ morta all’età di 90 anni l’immensa attrice romana Monica Vitti, Leone d’Oro alla carriera e grande appassionata di calcio

Monica Vitti
Monica Vitti (Foto Getty)

Una trista notizia ha scosso nella mattinata di oggi, martedì 2 febbraio, il mondo dello spettacolo, la morte dell’immensa artista di Roma Monica Vitti.

A dare il triste annuncio un tweet dell’ex Vice Presidente del Consiglio e Sindaco della Capitale Walter Veltroni autorizzato da Roberto Russo, il compagno dell’artista.

Monica Vitti, nome d’arte di Maria Luisa Ceciarelli era nata a Roma 3 novembre 1931 ed aveva quindi da poco compiuto 90 anni. Ma da quasi trenta aveva lasciato le scene. Il suo ultimo impegno, infatti, era stato il doppiaggio del film del 1993 “Senti Chi Parla adesso”, dove presta la voce a Diane Keaton.

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Da allora la sua vita è stata segnata da una terribile malattia degenerativa. Nel 2002 l’ultima apparizione pubblica e poi, negli ultimi venti anni, la sua voce era arrivata sempre mediata dal marito, Roberto Russo, sposato in Campidoglio nel 2000. Russo è stato il terzo grande amore dell’attrice dopo il regista Michelangelo Antonioni ed il direttore della fotografia Carlo Di Palma.

Lazio, Monica Vitti madrina della maglia bandiera

Lazio Coppa Italia 2019
Lazio Coppa Italia 2019 (Foto Getty)

Si sa molto, quasi tutto, della parabola artistica di Monica Vitti, meno della sua sfera privata di cui era molto gelosa ed in particolare di un aspetto quasi insospettabile, la passione per il calcio.

Monica Vitti era una grande tifosa della Lazio e sono due gli aneddoti che le legano a questa passione. Il primo risale al 24 settembre 1958, quando i biancocelesti allo Stadio Olimpico di Roma battono 1-0 la Fiorentina, gol di Prini al 30′ e conquistano la prima Coppa Italia della loro storia.

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La Vitti al tempo ha 28 anni e sta girando il film Le Dritte di Mario Amendola. Una commedia all’italiana che ha come protagonisti tra gli altri Sandra Mondaini, Bice Valori, Franco Fabrizi, Riccardo Garrone e Paolo Panelli. Leggenda vuole che la Vitti lasci anzitempo, e senza avvisare nessuno, le riprese di giornata per andare allo Stadio a seguire il trionfo dei biancocelesti.

Il secondo risale al luglio 1982, precisamente al 22. L’Italia di Bearzot ha da poco vinto i Mondiali di calcio, l’Italia è in festa ma per la Lazio sono tempi durissimi. Due anni prima nel 1980 era arrivata la condanna alla Serie B per la vicenda calcioscommesse ed i campionati 1980-1981 ed 1981-1982, che dovevano segnare la pronta risalita, erano stati un fallimento.

Nel frattempo alla guida del club viene chiamato il dirigente della Polisportiva Gian Chiaron Casoni che, come primo atto della nuova gestione, lancia la cosiddetta maglia bandiera, la maglia con l’Aquila al centro del petto e la ali che abbracciano le maniche. La maglia viene presentata al Circolo Canottieri Lazio e la madrina della nuova divisa è proprio Monica Vitti.

Il resto è storia la Lazio con la maglia bandiera risale in Serie A nel 1983, gioca lo storico campionato del -9 e soprattutto conquista la Coppa Italia, la settima della storia.

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata