Addio alla leggenda degli arbitri italiani: si è spento Alberto Michelotti

Un lutto ha colpito il mondo del calcio italiano, addio alla leggenda degli arbitri: si è spento il parmense Alberto Michelotti.

Alberto Michelotti con Pelé

Si è spento nella sua Parma, dove ha vissuto una vita, Alberto Michelotti, che nel corso degli anni Settanta è stato uno dei fischietti italiani più amati a livello internazionale. Figlio di Elsa, venditrice ambulante, nulla si sa del padre, mentre da ragazzo il futuro arbitro è stato cresciuto anche dagli zii, i fratelli della mamma. La sua è una famiglia di partigiani, gli zii aderirono agli Arditi del Popolo e il ragazzo – giovane staffetta partigiana – venne anche arrestato dai fascisti negli anni della Resistenza. Fu poi sua mamma a sputare in faccia a un gerarca e a farsi riconsegnare il figlio.

Addio ad Alberto Michelotti: morto il grande arbitro italiano

Alberto Michelotti negli anni Settanta

Prima di intraprendere la carriera di arbitro, Alberto Michelotti, nel secondo dopoguerra, militò come portiere in diverse squadre di club, come Parma, A.C. Colorno, Fidenza e Borgotarese, tra la Serie C e la Prima Divisione. Intraprese il mestiere di meccanico e nella seconda metà degli anni Cinquanta divenne arbitro apprezzatissimo, tanto da arrivare a dirigere nel giro di pochi anni una partita di Serie A. Il suo esordio fu in Napoli – Varese del 14 aprile 1968, poi arrivarono diverse altre importanti direzioni di gara.

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145 furono in tutto gli arbitraggi per lui in Serie A, l’ultima volta al San Paolo di Napoli, proprio dove aveva esordito, nella partita tra la formazione di casa e la Juventus del 17 maggio 1981, finita uno a zero per gli ospiti. Dal 1973, diventa arbitro internazionale e tre anni dopo venne selezionato per le Olimpiadi di Montreal. Nei suoi due arbitraggi a quei Giochi Olimpici fece discutere per il pugno di ferro tenuto contro i calciatori: concesse infatti tre rigori ed espulse cinque giocatori in 180 minuti.

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Nel 1979, raggiunse l’apice della sua carriera arbitrale arbitrando la finale di ritorno di Coppa UEFA, giocata a Düsseldorf tra Borussia Mönchengladbach e Stella Rossa. L’anno dopo, venne chiamato a dirigere la partita inaugurale degli Europei di calcio in Italia, disputatasi a Roma tra Cecoslovacchia e Germania Ovest. Il momento più buio della sua carriera risale invece al 17 dicembre 1972, durante Roma-Inter. Michelotti concede un discusso rigore ai nerazzurri e provoca la rabbia dei tifosi giallorossi, che tentano di raggiungerlo fin dentro gli spogliatoi.