Andersen, ecco chi è il vichingo che Giampaolo vuole portare al Milan

joachim andersen
Chi è Andersen, l’obiettivo del Milan per la difesa

Joachim Andersen si sente pronto per una grande. “Ringrazio la Sampdoria, ma è il momento di fare il salto di qualità“, ha detto in un’intervista concessa a ‘Goal.com’. E una big la merita per quanto visto in questi ultimi due anni.

Arrivato per il dopo Skriniar, ora i tempi sono maturi per fare il suo stesso percorso. Anche lui verso Milano, ma probabilmente sponda Milan. Lì dove ci sarà Marco Giampaolo, il suo mentore: “Ha avuto un ruolo importante, mi ha insegnato tanto“. I rossoneri cercano un difensore e il suo nome è in lista, ma ci sono due ostacoli: il costo e la concorrenza. Andersen piace molto in Inghilterra: c’è stato un primo tentativo dell’Arsenal, ora in Inghilterra parlano di un’offerta da 35 milioni del Tottenham. Una cifra importante per un difensore giovane e con ancora ampi margini di miglioramento. Le prospettive sono rosee, ma da questa scelta può dipendere molto della sua carriera.

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Chi è Andersen: caratteristiche e carriera

Nato a Frederiksberg, in Danimarca, è cresciuto nelle giovanili del Midtjylland prima del passaggio in Olanda, al Twente, dove ha affinato le sue qualità. Prima la squadra giovanile, poi la prima, fino al passaggio nel 2017 alla Sampdoria, scovato dagli scout blucerchiati. A Genova ha trovato l’allenatore perfetto per lui, Giampaolo, che ha una cura maniacale della fase difensiva. E così in due anni è cresciuto molto, fino a diventare un obiettivo di mercato dei grandi club. Si tratta di un centrale roccioso, molto bravo nell’uno contro uno. Un vero e proprio vichingo dal punto di vista fisico, ma abile nella lettura delle situazioni e con un ottimo senso della posizione. Il Milan lo tiene in considerazione per questa campagna acquisti. In coppia con Alessio Romagnoli, anche lui in rossonero dopo l’esperienza in prestito alla Sampdoria dalla Roma, formerebbe una difesa già forte ma ancora giovane e con margini di miglioramento. Potrebbero creare le base dei successi futuri. Ma non è un’operazione facile.

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