MotoGP, Marquez-Lorenzo: iniziano le scintille nel team Honda

lorenzo marquez MotoGP

MotoGP, prime scintille tra Marquez e Lorenzo nel team Repsol Honda.

Il recente Gran Premio d’Italia 2019 al Mugello ha confermato ulteriormente il divario che c’è tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo. I due piloti del team Repsol Honda sono su due livelli completamente diversi.

Il campione in carica MotoGP si è giocato la vittoria fino all’ultimo ed ha consolidato la propria leadership nella classifica piloti. Invece il maiorchino è arrivato solo tredicesimo al traguardo, un autentico disastro. Con le RC213V del team satellite LCR gli sono arrivati nettamente davanti sia Takaaki Nakagami (quinto) che Cal Crutchlow (ottavo).

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Nel post-gara del Mugello ci sono state le prime scintille tra Marquez e Lorenzo. Infatti, il primo ha risposto senza peli sulla lingua dopo le dichiarazioni del compagno sul fatto di volere una Honda migliore dato che con l’attuale vince solo Marc. Queste le sue parole: «Anche io voglio una moto migliore, cerchi sempre di avere una moto più facile da guidare. Lui non ha provato la 2015 e la 2016, quelle erano molto difficili. Adesso è diventata un po’ più semplice. Comunque per chiedere delle cose deve essere davanti. Se non sei davanti, considerano il commento dei piloti che vanno forte. Anche Crutchlow e Nakagami vanno forte».

Jorge ha risposto alle dichiarazioni del suo teammate cercando di non alimentare polemiche, ma solo spiegando la propria situazione e ciò che gli serve: «Non voglio fare nessuna polemica. Ho solo detto che sta guidando in maniera eccellente la moto attuale, però penso che si potesse fare in piano B per provare a migliorarla nelle cose che mi stanno creando problemi. Credo che la Honda possa farlo e ciò darebbe i suoi frutti sia per me che per gli altri. È corretto vedere cosa succede se viene fatto questo piano B».

Certamente Lorenzo dovrebbe cercare di adattarsi un po’ di più alla RC213V, mezzo che comunque è stato sviluppato seguendo soprattutto le indicazioni di Marquez. Anche Honda dovrebbe andare incontro alle sue esigenze. Si tratta di un cinque volte campione del mondo e non può essere diventato un “brocco”. Intanto l’ex pilota di Yamaha e Ducati ha deciso di volare in Giappone per un confronto con gli ingegneri. Un obiettivo è quello di migliorare l’ergonomia, dato che Jorge in sella alla moto non si sente a proprio agio. Gli serve una posizione migliore per guidare come sa fare. Vedremo se verrà accontentato.

 

Matteo Bellan