Verona, Aglietti: “Mi hanno chiamato per portare la squadra in A, l’ho fatto. Poi parleremo di futuro”

Alfredo Aglietti (Getty Images)
Aglietti porta il Verona in Serie A

Il Verona torna in Serie A, decima promozione per il club che torna nel massimo campionato un anno dopo la retrocessione.

Solo 12 mesi fa la retrocessione tra i cadetti, la voglia di risalire subito e il Verona – un anno più tardi – ce l’ha fatta: di nuovo in Serie A, ribaltando il Cittadella e il risultato dei playoff d’andata. 3-0 al Bentegodi per la decima promozione ottenuta dai veronesi, appena un mese fa l’esonero di Grosso per Aglietti. Una scelta forte che ha pagato nel modo migliore, con un traguardo inatteso ma cercato intensamente. Il commento del tecnico gialloblù:

GIOIA INCREDIBILE“Sono momenti indescrivibili. Mai provata gioia così da allenatore, la ricorderò per tutta la vita. Ribaltare 2-0 incredibile davvero, ci credevamo anche se non è stato facile”.

LIBERATI DALLE PAURE“C’ho messo del mio. Tanto entusiasmo, ho messo il mio tocco e il mio modo di allenare. Ci siamo liberati mentalmente da paure e blocchi, evitando di fare cose poco utili per il nostro gioco. Il merito di questa promozione non è mio, ma dei ragazzi che ce l’hanno messa tutta. Senza il loro apporto, io non avrei fatto nulla”.

CUORE OLTRE L’OSTACOLO“Noi veniamo da un tour de force. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo, peccato per l’andata ma risultato ribaltato col giusto spirito concretizzando qualcosa di bellissimo e auspicabile”.

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DI CARMINE“Ero indeciso, poi ho preferito Samuel per concedergli la possibilità di far bene stasera. Così come Pazzini, professionisti seri che hanno ribaltato risultato. Mi hanno seguito sempre e siamo stra felici. Spero si appianino le vedute diverse fra presidente e società perché siamo un grande club e possiamo fare bene”. 

FUTURO“Sono qui fino al 30 giugno senza rinnovo. Mi dovevano giudicare attraverso il campo. Il mio l’ho fatto, ora ci sederemo e parleremo”.