365 giorni dopo Kiev. Il crollo del Real Madrid ad un anno dall’ultima Champions.

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Gareth Bale, tra i protagonisti della disfatta del Real Madrid.

Il crollo del Real Madrid ad un anno dall’ultima Champions League. 

26 maggio 2018, un anno esatto dall’ultima volta che Sergio Ramos e compagni hanno alzato al cielo la “Coppa dalle grandi orecchie”.

Al termine della finale contro il Liverpool, vinta per 3-1, gli uomini di Zinedine Zidane si sono laureati Campioni d’Europa per il terzo anno consecutivo.

I blancos, sul tetto del mondo, per quella vittoria schiacciante hanno dovuto ringraziare Gareth Bale. Il gallese con una doppietta, realizzata anche con una rovesciata, è stato il protagonista, ma a distanza di 365 giorni molte cose sono cambiate.

La debacle della stagione 2018-2019 delle Merengues è iniziata da due addii: quello di Zinedine Zidane e soprattutto quello di Cristiano Ronaldo, che si è trasferito alla Juventus.

Il Real ha puntato dunque su Lopetegui e sugli uomini, Modric tra tutti, che gli hanno permesso di battere diversi record.

L’ingranaggio però si è rotto. Il miglior portiere di quell’edizione di Champions League è stato Keylor Navas, che in al termine di questa stagione lascerà il club dopo sole 21 presenze. Una bocciatura quasi ingiustificata dato che il suo sostituto, Courtois, potrebbe lasciare subito il club.

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Modric e Kroos, leader del centrocampo madridista e con il primo addirittura vincitore del Pallone d’Oro, sono stati ritenuti ormai inadatti. Il croato ancora non è sicuro di rinnovare, come il capitano Sergio Ramos che potrebbe addirittura lasciare il club.

L’allenatore è nel frattempo diventato Solari, per poi fare spazio di nuovo a Zidane, ritornato sulla panchina con delle condizioni diverse: la più eclatante è proprio quella di Gareth Bale.

L’ala è ormai fuori rosa, ha rotto ogni rapporto con i compagni di squadra e spesso durante la stagione ha lasciato lo stadio da solo. E’ diventato un peso, di cui liberarsi presto.

Zero sono i titoli alzati dopo 365 giorni dalla notte di Kiev da quel Real Madrid dei record (Eccezion fatta per la Supercoppa UEFA). Fuori ai quarti di Champions contro l’Ajax, eliminati dalla Coppa del Re con un’umiliazione dal Barcellona e terzo posto in classifica in campionato con un distacco di 19 punti. Il crollo è avvenuto.

Per una volta lo sconfitto, il Liverpool dei miracoli di Klopp, è sembrato a tutti il vincitore: i Reds sono arrivati secondi in campionato per un punto ed il prossimo 1 giugno ci riproveranno, di nuovo in finale, questa volta contro il Tottenham e con un Alisson in più, pronti a scrivere la parola fine su una rivincita, anche se a distanza, attesa per oltre un anno.

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