Juventus, e se la sorpresa fosse Jürgen Klopp? CR7 e compagni perfetti per il tedesco!

Klopp in sala stampa al Camp Nou
Klopp in sala stampa al Camp Nou

La Juventus sta lavorando sotto traccia mentre tutti i giornali e le radio parlano di nomi in serie. La Juve potrebbe coprire con facilità l’ingaggio del tecnico tedesco che si aggirerebbe intorno ai 14 milioni a stagione.

Il suo nome è rimasto coperto per tutto il tempo del divorzio da Max Allegri e facendo le giuste considerazioni sarebbe ideale per la vecchia signora. Klopp non ha mai nascosto il desiderio di allenare in Italia e la clausola che lo lega ai Reds di 36 milioni di euro non sarebbe un ostacolo difficile da scalare per la Juve. I nomi che restano in pole sono sempre quelli di Sarri e Pochettino ma il sogno nascosto dei bianconeri sarebbe il tedesco!

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La finale di Champions del primo giugno tra il suo Liverpool ed il Tottenham di Pochettino, sarebbe l’ultimo atto della carriera con i Reds. Se arrivasse la vittoria a Madrid, per Klopp sarebbe il primo successo in Europa. Se invece dovesse spuntarla la squadra di Londra, difficilmente il club di Anfield potrebbe tornare in finale anche il prossimo anno. Sarebbe la terza finale Champions consecutiva, davvero difficile se non improbabile.

Klopp, ex Magonza e Dortmund, sarebbe perfetto per gli uomini che troverebbe a Torino. La sua prima esperienza in Italia lo vedrebbe allenare il suo vecchio amico Emre Can, guidato due anni fa proprio nel Liverpool. Poi CR7 agirebbe da falso nueve alla Firmino, con risultati nettamente migliori del brasiliano.

Il mancino argentino Paulo Dybala troverebbe nuova linfa agendo alla Salah, largo a destra con possibilità continue di spolverare il sinistro come l’egiziano. Rapidità e visione di gioco per innescare anche le altre frecce Douglas Costa e Bernardeschi.

Anche Pjanic potrebbe restare e non accettare la corte del PSG. Sulla mediana sarebbe ideale come Fabinho nei reds. Il sacrificato potrebbe essere il croato Mandzukic, in viaggio verso la vecchia casa di Jurgen Klopp, quel Dortmund sempre nel cuore del manager teutonico.

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