Milan, Biglia: “In Champions? Farò un pellegrinaggio. Lite con Kessie? Ci sono rimasto malissimo”. VIDEO

Enzo Montepaone, agente di Lucas Biglia, parla a Sportnews.eu del futuro dell'argentino
Le parole di Biglia

SpalMilan può essere l’ultima partita per molti rossoneri. Fra questi c’è anche Lucas Biglia, che non sa ancora quale sarà il suo futuro. L’argentino ha qualche offerta, i rossoneri vorrebbero tenerlo però con uno stipendio più basso di quello attuale.

Ma il centrocampista non pensa a questo. E’ concentrato su quest’ultima partita e spera fortemente che il Milan riesca ad andare in Champions League, ma bisogna sperare in un aiuto di Sassuolo o Empoli. Biglia è disposto a tutto…

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“In Argentina siamo soliti fare dei pellegrinaggi come voto per dei risultati da raggiungere. Io per la Champions League sono pronto a farne uno: 40 chilometri a piedi da casa mia ad una importante chiesa. Lo farò se arriviamo almeno al quarto posto, magari dopo tornato dalle vacanze con la mia famiglia. La prova? Mi riprenderò in un video, mantengo sempre le promesse”, le sue parole a ‘Sportmediaset’.

L’argentino ha parlato poi anche a ‘DAZN’ e ha parlato del brutto episodio con Franck Kessie nel derby: “Ho un grandissimo rapporto con Franck e non ce l’ho certo con lui. In quel caso volevo fargli capire che era importante dare sostegno ad un compagno che entrava in campo anche se era scosso per la sostituzione. Dopo quella figuraccia sono stato male per 3-4 settimane, non mi piace fare certe cose, soprattutto davanti ai miei figli. Cerco di essere un esempio per loro, fare le cose giuste che i miei genitori insegnarono a me”.

Racconta poi della sua esultanza dopo il gol gol Chievo: “E’ un’esultanza che fa mio figlio quando gioca a calcio e mi aveva chiesto di farla e in quel momento mi è venuta. Lui la fa perché indica la mamma, il papà e la sorella“. Biglia si commuove e spiega perché: “Mi emoziono perché faccio di tutto per insegnare ai miei figli il valore della vita. Al maschio piace molto il calcio, vuole giocare sempre. Io cerco di fargli capire che va fatto con dei valori. Ecco perché sono rimasto male per l’episodio con Kessie, perché prima del calcio ci sono i valori della vita”.

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