Kingsley Coman scrive il suo nome nel libro dei record.
Nato in Francia all’ombra della Tour Eiffel, il 13 giugno del 1996, l’ala sinistra del Bayern Monaco è un predestinato.
Il Paris Saint Germain nota il giocatore all’età di 15 anni e nel gennaio del 2012 fa il suo debutto nell’Under 19. Basta una sola stagione per firmare un contratto con la prima squadra dove vincerà il suo primo scudetto, per poi replicare nell’annata 2013-14. Da quel momento Coman non si è più fermato.
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A cavallo tra il 2014 ed il 2015 i francesi lo cedono alla Juventus ed il risultato è chiaro: vince la Serie A, la Coppa Italia ed è finalista di Champions.
Al francese non basta ed infatti conquista nuovamente uno scudetto nel nostro campionato, bissa il successo nella Coppa nazionale ed alza anche la Supercoppa italiana.
Kinglsey ha un’unica lacuna: quella di segnare poco. Con i bianconeri va in rete solamente una volta nelle 22 presenze complessive e viene così ceduto in prestito al Bayern Monaco.
In Germania i gol però arrivano, sono 24, accompagnati da 28 assist in 122 presenze. L’obiettivo di Coman però è un altro: alzare trofei. Con la vittoria ottenuta ieri all’ultima giornata di campionato contro l’Eintracht, il numero 29 ha alzato la sua quarta Budesliga, l’ottavo scudetto in 8 anni consecutivi.
Sono 16 i trofei totali con l’aggiunta delle coppe nazionali anche in Francia e Germania. Ha sempre vinto da quando è un professionista, uno score invidiabile anche dai più grandi campioni della storia.
Il prossimo mese il classe ’96 compirà appena 23 anni e non ha alcuna intenzione di imporsi limiti. Magari, un giorno, potrebbe toccare all’Inghilterra ed alla Spagna veder trionfare, non il classico calciatore da copertina, né il più discusso, ma un vincente.
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