ESCLUSIVA | Rosella Sensi: “Rifiutai un’offerta importante del Chelsea per De Rossi. Lo avrei confermato. E’ un simbolo”

Rosella Sensi parla a Sportnews.eu dell'addio di Daniel De Rossi alla Roma
Rosella Sensi parla a Sportnews.eu dell’addio di Daniel De Rossi alla Roma

Un addio dietro l’altro, due colpi fortissimi. Prima quello di Francesco Totti due anni fa, oggi quello del suo successore Daniele De Rossi. DDR, 18 anni di amore in maglia giallorossa, dalle giovanili alla prima squadra, una fede unica, per il popolo romanista è stato e resterà Capitan futuro. La sua ultima gara nella Capitale sarà contro il Parma, il 26 maggio. Una separazione che fa male, sui social e nelle radio romane lo sfogo dei tifosi orfani di un simbolo. La telefonata ieri della società, “Abbiamo deciso di non rinnovare il contratto“. Oggi le parole di De Rossi in conferenza stampa: “Io mi sarei confermato. Ho ancora voglia di giocare”. Daniele non lascerà il calcio, probabilmente proseguirà negli Stati Uniti o in Asia, è ancora tutto da decidere.

Di certo ci sono le parole di una tifosa speciale, che della Roma è stata per anni la guida societaria dopo la scomparsa di suo padre Franco Sensi, il presidente dell’ultimo Scudetto. Rosella Sensi in ESCLUSIVA alla redazione di Sportnews.eu, commenta commossa l’addio di Daniele De Rossi.

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La prima cosa che le viene in mente?
Un senso di profonda tristezza. Da tifosa e da chi gli è stata accanto, ho visto crescere Daniele e gli voglio bene. E’ un giorno difficile, sono molto rammaricata, io credo che nel calcio ci sia bisogno dei simboli. De Rossi è qualcosa di più di un grande giocatore”. 

Se le avessero detto il futuro della Roma senza De Rossi?
Non lo avrei mai immaginato. Una Roma senza di lui non può essere la stessa cosa, è una tristezza infinita, mi creda ho addosso un senso di malinconia. Daniele poteva essere ancora utile. Ha dato tanto e poteva darne ancora”. 

Lui ha detto che da dirigente si sarebbe riconfermato. Lei che avrebbe fatto?
“Per farle capire. Anni fa ho rifiutato una offerta molto importante per lui del Chelsea. Io ho detto no. L’ho tenuto e lo avrei confermato anche oggi come feci all’epoca. Lo avrei fatto per quello che rappresenta in campo, per la Roma, per la tifoseria, per il ragazzo che umanamente lo conosce solo chi lo ha vissuto. De Rossi è un simbolo, i simboli si tengono, ne abbiamo bisogno”. 

La società ha parlato di rivoluzione, sarà una Roma competitiva per il futuro?
“Bisogna vedere che rivoluzione è. Vedremo. Io spero solo che arrivino grandi campioni. Se ci sono i presupposti però lo dovete chiedere al presidente Pallotta. Loro sanno cosa vogliono fare. La speranza era che Daniele potesse rimanere per rappresentare qualcosa di più, invece…”.

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