Fiorentina, Montella: “Fare di più per l’onore, Milan? Un sogno allenarlo”

Montella carica la Fiorentina contro la sua ex squadra

Montella sfida il Milan nella prossima giornata di campionato. Di fronte il suo recente passato per trovare un futuro più roseo. Quanti intrecci con la Viola!

Il ritorno di Montella alla Fiorentina non è dei migliori, quattro sconfitte in quattro partite. La Viola non è ancora salva matematicamente, serve un punto, ma il tifo – già in rotta con la proprietà Della Valle – comincia a rumoreggiare: “La cura è peggio della malattia”, riferendosi a Pioli rimpiazzato dall’ex giallorosso che poteva essere un gradito ritorno.

Queste sono voci, ma la classifica balla lo stesso: Montella ne è cosciente, così come sa che serve invertire la rotta. Per dimostrare agli altri – e magari anche a lui stesso – che nulla è ancora perduto: “Mi interessa l’onore. Non ho mai perso quattro partite di seguito nè da giocatore, nè da allenatore, quindi serve fare di tutto per invertire la tendenza”, ammette il tecnico.

Di fronte avrà proprio il Milan, il recente passato: Allenare i rossoneri è stato come realizzare un sogno, perciò rimane nei miei ricordi. Ma il mio futuro è la Fiorentina e voglio vincere contro il Milan per noi e per i tifosi viola”, sottolinea Montella che, poco dopo parla di Gattuso: “Con lui ho sempre avuto un rapporto d’amicizia, loro lottano per l’Europa e servirà una prestazione di grande sacrificio”.

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Parlando d’Europa, il pensiero non può non andare alle inglesi, finaliste sia in Champions che in Europa League: “In campo c’erano diversi giocatori scartati dalla Fiorentina, questo a dimostrazione che le vittorie si costruiscono nel tempo, con la programmazione. In Italia non succede perchè c’è troppa fretta, rincara l’areoplanino.

Infine, Montella si rivolge ai tifosi viola: “Ho un bel rapporto con la città e sarò sincero: la contestazione non aiuta la squadra, fermo restando che i tifosi sono liberi di criticare, dovremo dare di più”. Si può dare di più, dunque. Come cantava Mogol. L’ex allenatore rossonero dovrà fare suo questo motivetto per trasformarlo in motivazione, da instillare a tutto l’ambiente fiorentino. Siamo alla volata finale di stagione: è finito il tempo dei passi falsi.