MotoGP Jerez, Valentino Rossi: “Le modifiche non hanno funzionato”

Valentino rossi Jerez MotoGP

MotoGP, Jerez 2019: le sensazioni di Valentino Rossi dopo le prove libere.

Un venerdì di prove libere MotoGP a Jerez decisamente difficile per Valentino Rossi. Il pilota del team Monster Energy Yamaha non è riuscito a stare in top 10 e dovrà fare di tutto per farcela domattina in FP3.

Il Dottore sapeva che la pista spagnola avrebbe potuto creare qualche problema, visto che la M1 nei due anni passati era stata poco competitiva lì. Tuttavia, sperava che i miglioramenti visti nelle prime tre gare fossero validi anche a Jerez. Tutta un’altra storia, anche se ovviamente c’è il potenziale per fare meglio della deprimente sedicesima posizione finale di oggi.

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Rossi non ha nascosto le proprie difficoltà in questo primo giorno di prove libere MotoGP a Jerez, però conta di rifarsi domattina in FP3: «Dopo il diciottesimo posto del mattino – riporta Speedweek -, abbiamo fatto di tutto per migliorare il bilanciamento della M1. Ho sofferto dappertutto. Ma le modifiche non hanno funzionato, abbiamo sbagliato. Comunque è solo venerdì, abbiamo altre idee da provare. Domani le condizioni della pista saranno migliori, ci sarà maggiore grip. Servirà fare la giusta scelta di pneumatici. Non abbiamo ancora deciso, è tutto ancora aperto».

Valentino è più indietro sia rispetto al compagno Maverick Vinales (sesto) che al rookie Fabio Quartararo (ottavo). Il nove volte campione del mondo deve riuscire a trovare la soluzione assieme al suo team per essere competitivo con la sua Yamaha. Domani giorno decisivo, ne è consapevole: «L’anno scorso ero molto indietro nelle qualifiche – spiega -, poi in gara ho chiuso quinto anche perché davanti sono caduti Lorenzo, Dovizioso, Pedrosa e Crutchlow. Oggi vedendo la mia sedicesima posizione è desolante… Ma nella FP2 non ho potuto sfruttare la gomma morbida nuova perché nel finale sono state esposte bandiere rosse. Dovremmo essere un po’ più forti di quanto si è visto oggi. Comunque dobbiamo migliorare».

Matteo Bellan