De Ligt, uomo mercato e simbolo dei lancieri, trascina l’Ajax verso grandi ambizioni non pensando al mercato estivo. Anche la Juventus è sulle sue tracce.
L’Ajax sta stupendo chiunque col suo calcio, fatto da giovani, in scioltezza, capace di prendersi tutto. Persino di poter fare, volendo, il triplete in Olanda. La squadra più giovane mai vista in una semifinale di Champions, dopo il Borussia Dortmund del 2013, l’avversario era il Real Madrid, si prende anche il primo round contro il Tottenham.
Merito di un gruppo rodato e complice, in grado di confrontarsi con tutti: educazione, rispetto, bel gioco e paura di nessuno. Le basi della rivoluzione di Cruijff nel 2010. Ora portate avanti da altri, fra questi il difensore de Ligt, capitano e simbolo di questo club da favola sportiva, pronto a far parlare di sé non solo sul mercato. Nel post partita parla così ai microfoni di Sky Sport: “Non penso al mio futuro in questo momento. Non mi sento una star. Sono solo un ragazzo normale che sta giocando una semifinale”.
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Sulle sue tracce, i più grandi club europei. La Juventus aspetta alla porta, fiduciosa di potersi permettere colui che ha spento le attuali ambizioni europee per trasformarle, finalmente, in realtà. Nel frattempo, de Ligt si gioca una carriera: “Siamo molto contenti di giocare contro il Tottenham, è sempre molto difficile. Il primo tempo siamo stati molti bravi, poi loro hanno cambiato un po’ ed è stato più difficile. Madrid è lontana, c’è ancora un ritorno da giocare”, ha concluso il difensore.
