Il Rennes vince il sesto titolo della sua storia dopo 48 anni dall’ultimo, battuto il PSG nella finale di Coppa di Francia. Decisivi i tiri dal dischetto.
É andato in scena, allo Stade de France di Saint Denis, l’atto conclusivo della Coppa di Francia fra Rennes e PSG. Grande attesa per questo match che ha regalato emozioni e situazioni imprevedibili. La squadra di Buffon voleva centrare il double dopo il trionfo in campionato, mentre i bretoni erano a caccia dell’impresa contro i titani del calcio francese una volta raggiunta – in maniera piuttosto agevole – la salvezza.
Come da copione, questa non è stata una gara come le altre: in tali contesti, ad un certo punto della stagione, i pronostici si azzerano e le tattiche vanno a farsi benedire. Per questo è possibile, anzi è reale, che il Rennes trovi dopo 48 anni il sesto titolo della sua storia. Proprio contro quel Paris Saint-Germain che sembrava impossibile da battere.
É Davide contro Golia, la storia più vecchia del mondo, che però assume ancora tratti eroici. Specialmente nel mondo del calcio. Il pallone è rotondo e continua a girare, facendo trovare subito i due gol agli ospiti: prima con Daniel Alves e poi con Neymar. Al 21′, il PSG è avanti di due gol. Quando sembra tutto già scritto, la partita cambia. Al 40′ un autogol di Kimpembe rimette in pista il Rennes, nulla è perduto.
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Si va al riposo sul 2-1 per il Paris Saint-Germain, ma il copione, dopo 45 minuti, è un altro. Il Rennes si fa vedere più spesso sotto porta, non si arrende, le prova tutte fino a quando Mexer non trova il gol della provvidenza: 2-2. É il 66′, la parola d’ordine è resistere per entrambe le squadre. Una gara di nervi porta all’inevitabile lotteria dei rigori che, come spesso capita, ribalta ogni aspettativa. Vince il Rennes 6-5. Non ce l’ha fatta Buffon a vivere un’altra gioia in terra francese, fanno festa invece i padroni di casa per una gara dai contorni fiabeschi in grado di portare morale e consapevolezza.
