Gattuso, Milan: “Lazio avversario ostico, Kessie? Grande freddezza dal dischetto”

Milan Gattuso
Milan al quarto posto, Gattuso vince contro la Lazio

Il Milan di Gattuso vince di misura contro una Lazio volitiva. Partita ricca di episodi e polemiche, la decide Kessie su rigore a venti dalla fine. Inzaghi espulso per proteste.

Rossoneri quarti, almeno per qualche giorno, in attesa del prossimo turno. Il Milan di Gattuso vince in casa lo scontro diretto in chiave Champions contro la Lazio di Inzaghi: partita maschia, in cui si è lottato su ogni pallone, ma a deciderla è Kessie con un rigore al 79′ per un fallo di Durmisi su Mustacchio. Gli ospiti recriminano qualche episodio a sfavore, Inzaghi protesta e viene espulso. Lazio ferma a 49 punti con ancora qualche speranza europea da coltivare. Il commento di Gattuso nel post partita:

Partita più importante?

“Una vittoria contro una grande squadra fisica e veloce, ben costruita. giocata bene. Siamo stati bravi”.

Abbiamo visto squadra più compatta…

“Certe squadre bisogna affrontarle così, la squadra ha trovato più Suso dentro al campo. La squadra mi è piaciuta tanto”. 

Ora cosa teme?

“La mia squadra, gli avversari. Dobbiamo stare sempre all’erta. Entusiasmo, voglia di stare in campo, continuare a fare quello che sappiamo con attenzione senza sottovalutare niente”.

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Migliorato anche il sistema di gioco, in crescendo…

“Siamo stati bravi con Calhanoglu e Suso, bene anche con gli esterni tra le linee. Alternati bene, quinti con gamba importante. Siamo stati bravi a cambiare negli ultimi 25 minuti”.

Il rigore Kessie?

“Bisogna saperli tirare. Il pallone pesa sempre, bisogna avere grande personalità. Specialmente in funzione a quello che ci stiamo giocando. Si sa inserire, c’è sempre: davvero affidabile”. 

Concretizzate poco rispetto a quel che create, a parte Piatek…

“Sono d’accordo. Calhanoglu è migliorato. Suso ha provato due o tre volte conclusione. persino Piatek ha qualche calo. Dobbiamo diversificarci invece di giocare sempre dritto per dritto, bisogna migliorare attaccando meglio la profondità. Dobbiamo capire bene come concretizzare di più e faticare meno”.