Man United, l’ex presidente Edwards: “CR7 un egoista. Neymar un simulatore. Pogba e Mbappé impressionanti.

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Martin Edwards parla del calcio del presente.

L’ex presidente del Manchester United, Martin Edwards ha parlato per la Gazzetta dello Sport di diversi temi e giocatori. 

Messi e Ronaldo: Io che ho visto giocare dal vivo due fenomeni come Pelé e Di Stefano posso dire che Messi è al loro livello, se non meglio. E’  più uomo squadra, e si nota anche quando esulta: va verso i compagni. Ronaldo è più egoista, tende a celebrarsi, aspetta che siano gli altri a correre verso di lui”.

Barcellona: “Penso che sia la squadra migliore, gioca il più bel calcio del mondo, ha un attacco eccezionale, giocatori come Messi, Suarez e Rakitic molto pericolosi. Noi dovremo giocare veramente bene, senza commettere errori, nei due match”.

Favorite per la Champions:Non solo Barça e City, anche la Juventus ha le sue chance, con Ronaldo è migliorata, ovvio, ma ha già raggiunto due finali di recente e col Barcellona nel 2015 era al top, solo Messi ha fatto davvero la differenza, ha cambiato il match, ma erano due team allo stesso livello. E anche il Liverpool è cresciuto, ce lo troveremmo contro se arriviamo in semifinale. E sarebbe storica come gara in Champions”.

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Calcio italiano senza Mondiale 2018: “Non è certo nel suo momento top, anzi sta arretrando. Anche la Francia campione del Mondo ha un torneo dove il PSG è troppo forte, se continuerà così si perderà interesse per la Ligue 1. Come per la Serie A, non c’è competizione e non è sano, anche per la Juve che non è più abituata ai top match europei. In Premier è perfetta la sfida del Liverpool al City, temevo che Guardiola ammazzasse il torneo invece è rimasto competitivo. E questo è un bene. È vero che lo stress in campionato poi lo puoi pagare in Europa, ma stavolta la Premier ha 4 team nei quarti, a dimostrazione che il nostro campionato fortifica i club. Come in passato è successo alla Spagna di averne tre. E poi io sono della vecchia scuola, amo vincere prima di tutto il campionato”.

Acquisti sul mercato: “Partiamo dal passato. Per me chi ha cambiato lo United è stato Eric Cantona. Prima di lui non vincevamo una Premier dal 1967, con Eric ne ho vinte 4 su 5 fra il 1993 e il 1997. L’unica volta che non abbiamo vinto è stato l’anno che si fece cacciare 8 mesi per il colpo di kung-fu al tifoso del Palace. Con lui abbiamo vinto due Double con la Fa Cup, il primo della nostra storia nel 1993-94… Lui ha cambiato lo United”.

Mercato nel presente: “Beh facile, se potessi riavere un Ronaldo 20enne o un giovane Messi li prenderei subito”.

CR7 nel 2003: Quando lo vidi la prima volta, a 18 anni, col Bolton ad agosto ero eccitato, faceva certi trucchi con la palla, noi i tipi così li chiamiamo one trick pony, cioè i cavallini dal talento speciale, che amano stupire, entrò nella ripresa e faceva magie. E’ stato un flash. Poi, certo, s’è sviluppato tanto, ma non potevamo immaginare arrivasse a questo livello. C’è la leggenda che lo comprammo perché dopo un’amichevole ad agosto con lo Sporting i nostri giocatori andarono da Ferguson per convincerlo a prenderlo subito: “Boss, buy him”. Ma in realtà Sir Alex lo conosceva già, grazie a Queiroz, il suo vice portoghese, che gliel’aveva già segnalato”.

Neymar e Mbappé:Molti dicono che Neymar sia un gran giocatore, ma per me si butta troppo in terra, è ottimo ma finge troppo. Ecco, Mbappé invece è un giovane così veloce e di alta qualità, mi ha impressionato con la Francia al Mondiale. Una sorpresa”.

Solskjaer: “Un altro che mi ha sorpreso. Ha cambiato lo spirito nel club e nella squadra, tutti ora sembrano provare gioia, e lui si merita questo rinnovo di contratto e questa opportunità, dopo i successi che ha ottenuto per tirarci su in classifica. Certo, ora col Barcellona sarà dura, ma oggi penso che sia difficile avere un coach come Ferguson per 20 anni. Certo se Ole continua a fare risultati… Lui sa motivare e incoraggiare la squadra, anche dopo la luna di miele iniziale sta lavorando bene, ma non ha garanzie per il futuro lontano”.

Allenatori preferiti: “Il Liverpool ha avuto con Klopp questa capacità di aspettare e ora dopo 4 stagioni si vedono i risultati, perché ovvio lui sta migliorando, conosce di più la Premier. Ma il tecnico che amo di più al momento è Guardiola, l’avrei preso per il dopo Ferguson e invece andò al Bayern. Per il calcio che insegna, e anche per i giocatori che sa comprare”.

Mourinho: “Non ha avuto buoni rapporti coi giocatori, né con fan e ambiente. Non sembrava felice al lavoro, ha vissuto in hotel da solo, anche nelle interviste era poco brillante e stringato. E se non ti piace il lavoro non sai motivare gli altri. Poi criticava i giocatori in pubblico, invece di dargli una pacca sulle spalle, una cosa che Ferguson non ha mai fatto, eppure in privato sapeva cazziarli, ma nello spogliatoio”.

Il top nello United: “Senza dubbio Paul Pogba, quello con più qualità, e poi è alto, veloce, atletico, con tanta forza fisica, per me è un free role, avanti o indietro deve sapere lui che fare, e poi segna e dà assist”.

Rimpianto: Zinedine Zidane nel 1996, era ancora al Bordeaux, molti scout me lo segnalarono ma Ferguson mi rispose “gioca nella posizione di Cantona, non ci serve”, anche per convincere Eric a restare dopo la lunga squalifica. Ma lo stesso Cantona gli disse “Coach, prendi Zidane, è fantastico”. Ma non lo ascoltò. E poi avrei voluto Gascoigne, e Shearer, che finì al Newcastle nel 1996 dal Blackburn, non me li vendettero”.

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