Caccia alla “panchina d’oro”: ecco i cinque allenatori più pagati

Atletico Madrid Simeone
La classifica dei cinque allenatori più pagati per France Football

Quanto guadagna un allenatore di calcio? Prova a rispondere alla domanda France Football, la rivista francese ha stilato una classifica contenente i cinque allenatori più pagati attualmente.

Sono i primi ad essere condannati quando una squadra va male, così come ad essere elogiati quando una realtà calcistica prende vita e trionfa. Il mestiere dell’allenatore è altalenante, persino stressante, alle volte. Non si può dire, però, che non sia ben pagato: a tal proposito, quanto guadagna mediamente chi allena una società sportiva?

Se l’è chiesto France Football, la rivista francese ha passato al setaccio gli stipendi degli allenatori maggiormente in voga nell’ultimo periodo, arrivando a stilare una personale classifica degli allenatori più pagati. Non mancano le sorprese.

Al primo posto troviamo una vecchia conoscenza della nostra Serie A, nonché un ricordo recente per i tifosi della Juve, Diego Pablo Simeone. L’ex laziale, attualmente alla guida dell’Atletico Madrid, può contare su 41 milioni di introiti annui. Lo segue a ruota Josè Mourinho, lo Special One – esonerato dai Red Devils e attualmente in cerca di una squadra – riceve un’entrata annuale pari a 31 milioni di euro. Medaglia di bronzo, invece, per Henry – ex giocatore dell’Arsenal, anche lui esonerato per via di una pessima media punti e risultati scarsi in poco tempo sulla panchina del Monaco – che guadagna “appena” 25,5 milioni di euro a stagione.

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Fuori dal podio l’allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, che dopo aver militato nel campionato italiano da giocatore, per stare in panchina ad allenare si “accontenta” di 24 milioni di euro l’anno.

Ultima posizione nella top five degli stipendi d’oro a Valverde, alla guida del Barcellona. Fanalino di coda con 23 milioni di euro annui. “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, soleva dire Ben Parker a suo nipote Peter che ben presto sarebbe divenuto Spiderman. Questi non sono eroi, ma hanno il potere – ed anche il dovere – di compiere imprese eroiche a livello sportivo. Del resto, per cifre del genere, diventa abbordabile anche l’impossibile.