Italia, Mancini: “Dobbiamo lavorare sodo. Kean? Mostrerà il suo valore”

Italia Mancini
Gli Azzurri di Roberto Mancini battono la Finlandia

L’Italia di Mancini vince il match valevole per la qualificazione agli Europei 2020 contro la Finlandia. Buona prestazione culminata con le reti di Barella e Kean, ora c’è il Liechtenstein.

Va in scena il primo dei due incontri ravvicinati degli Azzurri di Roberto Mancini, in ottica qualificazione. Obiettivo: arrivare ad Euro 2020 con una squadra giovane, insidiosa e consapevole. Qualità che si son viste stasera allo stadio Friuli di Udine, di fronte una Finlandia organizzata e affatto remissiva che, però, nulla ha potuto contro l’organizzazione tattica dell’Italia. Finisce 2-0 in favore dei ragazzi di Mancini, in gol Barella e Kean (giocatore più giovane ad aver segnato in Azzurro). Bene anche Biraghi e Piccini, giovani talentuosi con ampi margini di miglioramento. Trova spazio anche Fabio Quagliarella, che torna a vestire la maglia azzurra dopo 9 anni. Le parole del commissario tecnico azzurro:

Non era facile vincere oggi?

“No, si sono chiusi subito con cinque difensori. Contratti all’inizio, secondo tempo meglio. Abbiamo trovato le occasioni giuste. Buona gara. Siamo riusciti ad emergere”

Peccato per Immobile che non ha trovato il gol…

“Ciro deve star tranquillo, piano piano arriveranno i gol. Oggi troppo marcato, ne aveva 4-5 sempre addosso. Non era facile svincolarsi, ma poi quando lo cerchi troppo, il gol non arriva mai”

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Kean è il sigillo di Roberto Mancini?

“Kean ha qualità, con margini enormi. Era impossibile fare a meno di lui, devo dire che tutti stasera hanno risposto al meglio. Lui, personalmente, deve continuare così e mostrerà il suo valore”

Quest’Italia giovane piace a tutti…

“Sono tutti giovani in prospettiva, danno tutto nei novanta minuti. Hanno voglia di fare, di mettersi in mostra. A noi serve gente motivata e stasera, dopo un po’ di emozione, sono emersi i veri valori di questo gruppo”

Cosa manca per migliorare definitivamente?

“Lavorare molto, perché ci siamo ritrovati dopo 5 mesi. Lavorare sodo. Ogni partita è difficile, non puoi mai sapere che ti aspetta. Dobbiamo acquisire sempre maggior consapevolezza nei nostri mezzi”