MotoGP, Valentino Rossi: “Sogno ancora il 10° titolo. Futuro? Le auto”

Valentino Rossi MotoGP

Valentino Rossi ha iniziato il campionato MotoGP 2019 con un quinto posto in Qatar e ha sorpreso ancora. Qualificatosi solo quattordicesimo al sabato, per la gara veniva dato per spacciato. Invece è riuscito a rimontare, arrivando al traguardo con poca distanza dal vincitore Andrea Dovizioso e battendo anche il compagno Maverick Vinales, partito dalla pole position.

Ha 40 anni, ma il pilota pesarese ha ancora tanta voglia di correre e conquistare risultati importanti. Le sue ambizioni si scontrano non solo con l’elevato livello della concorrenza, ma anche con una competitività non eccelsa della sua Yamaha M1. La moto di Iwata non è abbastanza forte per giocarsela con Ducati e Honda, inoltre anche Suzuki appare più veloce. Il Dottore e Vinales sperano di vedere progressi nelle prossime gare.

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MotoGP, Valentino Rossi tra presente e futuro

Rossi è tuttora il volto della MotoGP, seppur non vinca il titolo dal 2009. Riesce ad catalizzare molta attenzione su di sé e presso i circuiti sono sempre presenti tantissimi suoi tifosi. Lui ne va fiero: «Da un lato – ha dichiarato a MotorCycleNews – sento la pressione di essere così grande nel Motomondiale, ma la più grande pressione che sento sempre è la volontà di vincere. Essere il volto della MotoGP è qualcosa di cui sono orgoglioso. Penso di aver aiutato il mondo del motorsport in tutto il mondo, perché molte persone hanno iniziato a seguire gare per me».

C’è chi immagina un calo importante di interesse verso il campionato quando lui si ritirerà. Ma Valentino è convinto che comunque la competizione resterà molto interessante: «Se mi fermerò, nulla cambierà. La MotoGP rimarrà la MotoGP. Abbiamo molti piloti in Italia che stanno crescendo e che i miei fan possono seguire dopo il mio ritiro. Ad esempio Franco Morbidelli, Pecco Bagnaia e mio fratello Luca Marini. Spero che rimarranno tutti i fan della MotoGP anche dopo il mio addio».

Il nove volte campione del mondo correrà sicuramente fino al 2020, infatti il suo rinnovo con la Yamaha è stato biennale e pertanto lo avremo in pista ancora per un po’: «Ho dovuto riflettere attentamente su questo contratto, è stata una decisione importante. Non ero sicuro al 100%. Anche se poi alla fine è stato facile prendere una decisione. L’anno prossimo, quando dovrò prendere una nuova decisione, dipenderà molto da come mi sentirò riguardo alle prestazioni sulla moto. Non ho ancora deciso nulla».

Rossi non ha ancora deciso se continuerà in MotoGP dopo la scadenza dell’attuale contratto, ma in generale sembra avere le idee abbastanza chiare su cosa farà sia nella vita privata che dopo l’addio al Motomondiale: «Voglio una famiglia, voglio almeno un figlio. Penso di avere ancora qualche anno, due o forse tre. Comunque voglio continuare a gareggiare dopo, ma con le auto. Abbiamo già pensato a cosa potrei fare e ci sono alcune idee interessanti».

Nonostante i 40 anni compiuti a febbraio, il Dottore continua a sognare di diventare campione del mondo per la decima volta in carriera: «Certo, l’obiettivo principale è quello di continuare a spingere per il decimo titolo. So che sarà molto difficile. L’importante ora è essere più forti degli ultimi due anni, cercare di salire sul podio ogni fine settimana e lottare per vincere le gare. Sarà complicato ottenere il titolo, ma come sempre sarà il mio obiettivo. Se la moto è buona come nel 2015, non c’è motivo per cui non possiamo farlo. Se la M1 è più competitiva, allora possiamo essere forti». L’inizio in Qatar non è stato promettente, ma Rossi durante la stagione darà tutto come sempre.

 

Matteo Bellan