MotoGP, caso Ducati ancora aperto: vittoria di Dovizioso resta congelata

Andrea Dovizioso MotoGP Qatar 2019

La vittoria di Andrea Dovizioso nella gara MotoGP in Qatar non è ancora in cassaforte. Nonostante il primo posto ottenuto a Losail, il ricorso di quattro team contro un dettaglio tecnico della Ducati tiene tutto in sospeso.

Un primo reclamo di Honda, Suzuki, Aprilia e KTM era stato respinto dal FIM MotoGP Stewards Panel. Tuttavia, in seguito è stato sporto un ulteriore ricorso e il Panel of Appeal ha deciso di rinviare il caso alla Corte d’Appello della FIM. La decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

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MotoGP Qatar, a giorni la decisione sul caso Ducati.

Nel mirino c’è lo spoiler montato vicino alla ruota posteriore sulla Desmosedici GP19 non solo di Dovizioso, ma anche di Danilo Petrucci e Jack Miller. Un’appendice che secondo Honda, Suzuki, Aprilia e KTM genera carico aerodinamico e dunque sarebbe vietata. La Ducati invece ha fatto sapere che serve per il raffreddamento del pneumatico. Tale soluzione era già stata mostrata nei test e si è rivista nel weekend di gara. Nessuno prima si era mosso ufficialmente per protestare, tutto è stato fatto solamente dopo il Gran Premio del Qatar. Ora la vittoria del Dovi a Losail è congelata.

Paolo Ciabatti, direttore sportivo della Ducati, a Sky Sport ha spiegato la situazione: «Il reclamo che era stato fatto per l’utilizzo del deflettore montato sotto il forcellone posteriore forcellone era stato respinto dallo steward panel (primo grado di giudizio). Il regolamento prevede che questa decisione sia appellabile e i 4 costruttori si sono appellati. I commissari d’appello hanno ritenuto di non avere abbastanza elementi per poter prendere una decisione corretta e per questo hanno rimandato tutto alla Corte d’Appello della Federazione Internazionale di Motociclismo. Nei prossimi giorni credo che chiederà a tutti i 5 costruttori in causa (Ducati, Honda, Aprilia, KTM e Suzuki) le proprie contro deduzioni per poter prendere una decisione definitiva».

Ciabatti ha raccontato che niente è stato fatto dagli altri team prima del GP e che si tratta di una mossa politica. Tuttavia la casa di Borgo Panigale non è preoccupata: «Siamo tranquilli perché abbiamo seguito il regolamento tecnico e una circolare coi chiarimenti relativi all’aerodinamica che è stata distribuita a tutti 8 giorni fa e che, tra l’altro, chiariva proprio come doveva essere usato ed entro quali limiti questo tipo di deflettore sulla parte posteriore della moto. Un componente che, nel nostro caso, ha l’obiettivo di raffreddare lo pneumatico». Vedremo cosa succederà.

 

Matteo Bellan