Milan, Gattuso: “Ci aspettano 14 finali. Suso e Cutrone non sono dei problemi. Catenaccio? Polemiche da social”.

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Gennaro Gattuso intervenuto in conferenza stampa.

Milan, Gattuso: “Spiegatemi come si prepara una gara per ottenere un pareggio”.

Il tecnico dei rossoneri, Gennaro Gattuso, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara delle 18 a San Siro contro il Sassuolo, affrontando numerosi temi.

Convincere i tifosi: “Lo si fa con le prestazioni e con i risultati. Venire all’Olimpico in 5.000 è un atto di fede ed è stato bello vederli. Ora pensiamo partita dopo partita. Nel primo tempo con Lazio ed Empoli abbiamo fatto fatica. Dobbiamo concentrarci sul Sassuolo”.

Spendere meno energie dopo un anno: “A livello fisico, 8 mesi fa, abbiamo fatto un lavoro importante, stiamo bene nonostante i tanti infortuni. Non dobbiamo pensare a cosa ci stiamo giocando. Ci mancano 14 partite e dobbiamo affrontarle come 14 finali”.

Sassuolo: “Conosco bene De Zerbi, e l’anno scorso abbiamo fatto solo 1 punto contro di loro. Hanno giocatori importanti e che sanno giocare un tipo di calcio voluto dall’allenatore. Sanno palleggiare bene e se non li rispetti possono farti del male”.

Settimana trascorsa: “A livello tecnico abbiamo fatto fatica e non abbiamo sviluppato quello a cui puntavamo, dobbiamo dare continuità al gioco”.

Suso: Voi giornalisti giustamente giudicate tutti noi, per me ci sta che stia passando un momento di appannamento, ma per me non è un problema. Dobbiamo capire comunque come aiutarlo. L’infortunio lo ha frenato, ma può farci fare il salto di qualità con la giusta tranquillità”.

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Romagnoli: “Ha rinnovato un contratto 8 mesi fa ed è un giocatore importante. Penso che debba continuare a crescere. Fa sempre piacere se le grandi squadre puntino ai nostri calciatori, ma ora lui pensa al Milan”.

Cutrone: “Il mio consiglio per lui è lavorare con entusiasmo e con voglia. E’ entrato sia con l’Empoli che con l’Atalanta. E’ penalizzato, ma non per la questione di Piatek, ma perchè giochiamo con un solo attaccante. Se ha il muso vuol dire che ha il fuoco dentro e che ci tiene, l’importante è avere rispetto di questa società e lui su questo non ha mai sbagliato”.

Piatek: “Se non segna non la vive male. Ci sta che ci siano partite in cui non metta la palla dentro. E’ sorridente quando è qui e si impegna sempre”.

Canzoni: “Non parlo di hit o cose simili, in famiglia ascolto i miei figli, ma non che fanno su di me. Non amo smanettare sui social. In televisione quando mi vedo, cambio canale”.

Andre Silva: “Per lui come per Locatelli, con cui domani giochiamo contro, ho fatto di tutto per tenerli, ma quando un calciatore vuole andare via bisogna rispettare la scelta. Ha margini di crescita. Non so se lo riprenderei, chiedetelo a Maldini, Leonardo o Gazidis”.

Biglia e centrocampo: “Sono stati bravi i ragazzi a migliorare a livello tecnico e tattico, Lucas è un ottimo giocatore, chiaramente stare fuori 3 mesi influenza ogni situazione. Bisogna metterlo nelle condizioni per farlo rendere al massimo. Lo voglio come un leader anche in panchina”.

Derby con pochi punti di distanza: “Non sono ancora un mago, per ora dobbiamo pensare al Sassuolo ed al Chievo”.

Caldara: “Nessuno è inamovibile, ma non si possono fare questi discorsi. Domani Mattia giocherà con la primavera così da mettergli minutaggio nelle gambe. Non abbiamo la bacchetta magica, è da 4 mesi fermo e spero di dargli presto spazio”.

Tradizione italiana e catenaccio: Questa polemica la fanno i giornalisti o coloro che vivono di social? Io penso che le partite bisogna analizzarle. Contro la Lazio abbiamo fatto bene a livello difensivo, ma abbiamo sbagliato sotto il punto di vista tecnico, ma non è vero che abbiamo preparato una partita per pareggiarla. Spiegatemi come si prepara una gara per ottenere un pareggio. Mi fanno il paragone con Rocco che ha inventato il catenaccio, io sono orgoglioso, però la nostra bravura deve essere unire il vecchio con il nuovo”.

Paquetà: Gli chiedo di riposare. Battute a parte, nonostante realmente debba avere riposo, si preoccupa troppo della fase difensiva. Quando ha la palla gioca con spontaneità, quando arretra, va in agitazione”.

Zapata: “Non posso convocarlo, è appena uscito dalla zona rossa”. 

Kessiè: Non so se riuscirà ad esserci, ieri sentiva ancora dolore. Servirà anche l’allenamento di oggi”.

Maturità: “Penso che per dare un giudizio ad una squadra, bisogna fare un percorso e credo che dopo 14-15 partite consecutive con la stessa voglia e fame, si può dire che siamo cresciuti. L’anno scorso e fino a dicembre avevamo dimostrato di essere fragili, ora stiamo dando continuità. A fine campionato ne riparleremo”.

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