ESCLUSIVO/ Giannichedda, l’ex allenatore del Pro Piacenza: “Truffati. Campionato falsato. Lega Pro e FIGC devono punire. Spieghino lo scempio”

Giuliano Giannichedda ex allenatore del Pro Piacenza
Giuliano Giannichedda ex allenatore del Pro Piacenza

E’ uno scempio, tutto falsato. Non solo i risultati sportivi ma le false illusioni ai ragazzi, ai lavoratori, a chi ha creduto in qualcosa ed invece si ritrova truffato. La Lega Pro e la FIGIC devono mettere un freno. Devono punire severamente”. Ci va giù durissimo Giuliano Giannichedda, ex centrocampista di Udinese, Lazio e Juventus, della Nazionale italiana, ex allenatore del Pro Piacenza dal 18 luglio 2018 fino a novembre dello stesso anno, poi la fuga per via delle vicende societarie insostenibili. La redazione di Sportnews.eu, lo ha intervistato in ESCLUSIVA.  

Giuliano come commentare quanto accaduto ieri a Cuneo?
Quello che è accaduto con il Pro Piacenza è una figuraccia assurda, una umiliazione per tutti. Quando ho letto non volevo crederci. Abbiamo Fatto una figuraccia a livello mondiale come Lega Pro e FIGC. Se si fa professionismo bisogna farlo, seriamente, non è un gioco. Se dopo anni di parole sprecate ancora succedono certe cose nel nostro calcio, è normale che non siamo credibili“.

Ma come è potuto accadere? Chi doveva vigliare perchè non lo ha fatto?
Ogni anno in Lega Pro ci sono una decina di squadre penalizzate perché non pagano stipendi o falliscono. Ma non si fallisce da un giorno all’altro, si sa quali sono le situazioni a rischio, e questo anche perché i controlli non ci sono stati. Spero che gli organi competenti prendano una posizione netta. Vanno rifatti i regolamentati, c’è bisogno di punire severamente chi non paga o fa truffe. Spero che dal prossimo anno una roba simile non succeda più”. 

In estate c’erano state diverse avvisaglie perchè non si messo un freno?
Secondo me per tutta la Lega Pro questo doveva essere un anno zero. Dovevamo iniziare ad Agosto ed invece abbiamo cominciato a fine Settembre. Nessuno sapeva nulla, chi doveva giocare in Serie B e chi in Lega Pro. E’ stato tutto un casino. Qui c’è gente che entra nel calcio per fare chissà cosa ed a volte sono solo truffe. Lo ripeto con forza: Bisogna punire severamente con squalifiche. Certe cose non devono succedere, Lega e FIGC devono intervenire una volta per tutte”. 

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E quest’anno i vertici di Lega Pro e FiGC dove erano? 
“Non lo so. Chi di dovere spieghi come e perchè il Pro Piacenza è stato inscritto. Lo sanno solo loro. E’ un fatto gravissimo”.

Che succede con l’esclusione della società? Si tratta di campionato falsato?
Certo! Il Girone A è totalmente falsato. Tra partite non giocate e penalizzazioni. Siamo a metà girone di ritorno e cosa fa chi ha perso e con chi ha vinto. È tutto falsato. Ci vogliono regole ferree  e sicure. E’ uno scempio del calcio. Qui non c’entra solo il calcio come gioco. Qui si tratta di posti di lavoro che saltano, famiglie che vivono lontane e si ritrovano senza i soldi a fine mese. Penso ai magazzinieri, ai fornitori, gente che ti ha dato fiducia, ha investito con te ed ora perde tutto. Non si può illudere la gente nè truffarla”

Quando è iniziato tutto questo?
Ero arrivato a il 18 Luglio 2018. Nessuno di noi immaginava cosa stesse per accadere. Avevamo fatto una squadra buona, si era riusciti a vincere le prime cinque patite di campionato. Insomma c’era entusiasmo. Poi al primo stipendio non pagato, era Ottobre, abbiamo iniziato a capire. Poi si è scoperto che il presidente Maurizio Pannella non aveva pagato nulla, giocatori, fornitori e altri. Veniva da noi tutti i giorni e ci ripeteva che avrebbe messo a posto tutto, invece erano solo bugie“. 

Cosa avete fatto?
Siamo andati avanti fino a quando abbiamo potuto. I giocatori di Lega Pro non hanno stipendi importanti. Parliamo di cifre normali. Quando non sei pagato diventa un problema di vita reale. Ci siamo rimboccati le maniche, fino al punto che giorno dopo giorno, pezzo per pezzo andavano via tutti, giocatori, magazzinieri, i miei collaboratori, è stato umiliante, desolante.
E’ cominciato tutto così, non è mai stato pagato nulla, si arriva poi a ieri. Ad una fine molto triste”. 

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