Alla vigilia del match contro il Sassuolo, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa per presentare la gara. Diversi argomenti trattati dall’allenatore dell’Inter, a partire da Radja Nainggolan. Si è parlato molto della partita di domani, la prima del girone di ritorno di campionato. Spalletti si aspetta un percorso importante da parte dei suoi giocatori con l’obiettivo ovviamente rivolto verso la qualificazione in Champions League.
SASSUOLO – “Complimenti a loro perché scelgono i calciatori e dettano le regole della loro società. In questi anni hanno fatto un grandissimo lavoro, anche nella scelta degli allenatori. Giocano un buon calcio, sono convinti di quello che fanno. Dobbiamo essere più bravi perché si vede la differenza nel comportamento collettivo contro alcuni avversari e altri no. Loro sanno comportarsi da squadra, sanno giocare in campo aperto, hanno qualità nel costruire bassi. Sono una squadra forte. Dobbiamo essere quasi al massimo delle nostre opportunità, domani e fino alla fine, se vogliamo mantenere la nostra posizione di classifica. Ci sono squadre forti che ambiscono alle prime quattro posizioni, che si rafforzeranno e che sono al nostro livello“.
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NAINGGOLAN – “Sta recuperando, ha avuto qualche problema a livello fisico e lui ha bisogno del supporto fisico perché poi anche mentalmente è difficile fare la differenza. Se sei sempre distrutto a livello fisico, poi anche a livello mentale e caratteriale è difficile metterle in pratica se non riesci a fare tanti chilometri a una determinata velocità. Sta tornando ad essere quello che tutti conosciamo. E’ dispiaciuto di questo periodo sotto livello. Sono molto fiducioso perché il ragazzo ci tiene a far bene la sua professione e il suo calcio, anche se poi ogni tanto lo mischia con qualche altra cosa. Domani titolare? E’ da valutare”.
OBIETTIVI – “Sappiamo cosa dobbiamo fare e siamo ambiziosi. Dobbiamo puntare ad andare a vincere un titolo, una società come l’Inter è da troppo tempo che non vince. Per questo dovremo rincorrere velocemente questo obiettivo, anche se sappiamo che non sarà facile, visto che ci sono sei o sette società che fanno gli stessi ragionamenti“.
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