Cristiano Ronaldo, la Polizia di Las Vegas chiede esame del DNA. Il legale di CR7: “Rapporto consensuale”

Ronaldo, il 2019 inizia con nuovi guai
Ronaldo, il 2019 inizia con nuovi guai

La polizia di Las Vegas vuole vederci chiaro e accelera sulle indagini per la presunta accusa di violenza sessuale subita, come sostiene la donna americana, Kathryn Mayorga.

Si cercherà di confrontare i risultati dei test de DNA del campione con le tracce di tessuti ematici trovati sugli abiti della ragazza che indossava la sera del 2009 quando ballava stretta al portoghese in un locale notturno del Nevada. 

CR7 ha sempre negato, la torbida e scomoda storia che risale al 2009 e sono dunque passati ben dieci anni dai fatti o presunti tali.

Secondo l’indiscrezione del Wall Street Journal, gli investigatori avrebbero in mano l’abito usato dalla Mayorga la notte incriminata.

Il 33enne Ronaldo, sotto accusa e denunciato dalla donna lo scorso autunno dopo anni di silenzi, pare pattuiti da entrambe le parti, forse con ingenti somme di denaro (sembra si tratti di 375 mila dollari!) e lavoro sotto traccia degli avvocati del numero 7 della Juventus che in segreto a Lisbona si sono seduti al tavolo con l’accusato che nega tutto ed ora è pronto a ribattere, ma stavolta non in rete.

A difesa de portoghese interviene anche il suo legale Peter Christiansen che in una nota afferma: “Il rapporto tra Cristiano Ronaldo e l’ex modella statunitense fu consensuale. E’ normale che sugli abiti della donna possano esserci tracce di dna e che la polizia possa fare questo tipo di richieste” conclude l’avvocato di CR7.

Il tutto a poche ore dalla gara di Coppa Italia della Juve a Bologna contro i felsinei di Pippo Inzaghi. 

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