Inter, Politano: “Spalletti ti fa entrare la sua idea di calcio in testa.”
Intervistato dai microfoni della Gazzetta dello Sport l’ala d’attacco nerazzurra ha raccontato il suo anno appena trascorso e quello in prospettiva appena iniziato.
2018: “E’ stato l’anno più bello della mia vita. Mi sono sposato, sono arrivato qui a Milano, ho esordito in Champions e segnato con la Nazionale. Non mi aspettavo di fare bene, mi sembrava un grande salto. Non mi sento al top, voglio crescere e segnare di più.”
Spalletti: “Quando mi sostituiscono perdiamo le gare? Vada per il complimento ma il mister ragiona in base alle tante gare che giochiamo e devo dosare le forze come tutti. Ti fa entrare in testa la sua idea di calcio e ti fa dare il massimo. Ero tifoso della sua prima Roma, era uno spettacolo.”
Allenatori: “Ce n’è uno a cui sono particolarmente legato ed è Stramaccioni. Senza di lui non sarei qui ora perchè a 16 volevo mollare tutto ma lui mi ha fatto giocare e da quel giorno non sono più uscito dal campo. Avrei fatto il meccanico.”
Europa League: “Ci crediamo, il Chelsea è la rivale più forte con cui ce la giocheremo. Ma siamo forti e possiamo arrivare in finale. Brucia ancora l’eliminazione dalla Champions, con il PSV siamo partiti male e hanno trovato la miglior serata del girone.”
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Napoli: “Sono stato molto vicino ai partenopei mentre lottavano per lo scudetto, mi sembrava una grande occasione ma non si concretizzò. De Laurentiis disse che sarebbero stati soldi buttati per me, ci rimasi male ma è acqua passata, credo sia stata una reazione per non aver concluso la trattativa, rodeva anche a me.”
2019: “So che la Uefa mi ha inserito nei migliori 4 giocatori nel rapporto costo-rendimento ma io penso già a voler vincere un trofeo con l’Inter, sarebbe il mio regalo per quest’anno. Siamo messi bene in classifica e vogliamo arrivare più in alto dello scorso anno.”
Nainggolan: “Radja è fortissimo e sarà fondamentale e decisivo averlo al nostro fianco. E poi così in ritiro mi diverto di più. Giochiamo sempre alla PlayStation e lui è il più forte di tutti.”
Presidente: “Steven è un ragazzo come noi ma è sempre presente, un riferimento. Mi ricordo che quando firmai il contratto mi disse che l’avevo fatto inc…..e con il goal a San Siro alla penultima giornata e che mi sarei dovuto far perdonare.
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