Serie A, Capello: “Lotta scudetto aperta. Violenza? Niente saluti alla curva a fine gara”

Fabio Capello
Capello

Nel corso di un’intervista a Il Messaggero, Fabio Capello parla del calcio italiano. Il tecnico friulano ieri ai Globe Soccer Awards di Diubai, ha ricevuto il premio alla carriera come allenatore.

Sull’esclusione dell’Italia dagli ultimi Mondiali: “Abbiamo pagato la crisi economica e di conseguenza l’assenza di campioni negli ultimi anni. Fondamentale l’arrivo di Ronaldo. Dybala con lui migliora, un campione ne genera altri”.

Su quali giovani vorrebbe se fosse allenatore di una squadra: “I tre chiamati da Mancini in Nazionale: Barella, Zaniolo e Sensi. Punto su quest’ultimo. Registi ce ne sono pochi. Gioca rapido e in verticale. E’ da big”.

Sulla violenza: “Prendere decisioni vere con regole nuove. Basta striscioni, petardi, insulti, buu. i tesserati devono collaborare con la Figc. Partendo dal saluto al pubblico a centrocampo, deve essere fatto a centrocampo e non sotto la curva. Quest’ultimo solo fuori casa per ringraziare chi si è messo in viaggio per seguire la squadra”.

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