Milan, Gattuso: “C’è troppo pessimismo, serve supporto. Higuain? Male anche Suso e Calhanoglu”

Gattuso parla dopo Frosinone-Milan
Gattuso, Milan

Gattuso ha rilasciato alcune dichiarazioni al canale ufficiale del club. Il tecnico ha commentato il pareggio del suo Milan a Frosinone. 

Momento difficile, molto difficile per Gennaro Gattuso. In giro non si fa altro che parlare di destino segnato. L’esonero infatti sembra ormai inevitabile: stando ad alcune voci di corridoio, una vittoria sabato potrebbe non bastare. Ma intanto lui continua a rimanere concentrato sul lavoro e sugli obiettivi da raggiungere. Il futuro per lui si chiama Spal, squadra difficile da affrontare ma da cui passa l’intera stagione del Milan.

LA PARTITA – “Nei momenti di difficoltà abbiamo sorpreso, giocando con entusiasmo. Contro Torino e Bologna potevamo staccare le avversarie. Quando i punti sono pesanti, vengono fuori i limiti di questa squadra. Ieri sono rimasto deluso per il primo tempo, sembrava che il Frosinone giocasse per il quarto postoLa Champions League è il nostro scudetto. Ora il problema è l’attacco, dopo aver sistemato la difesa. Quando tiriamo, diamo la sensazione di non far male. Bisogna sbagliare senza deprimersi. Penso che la paura ha preso il sopravvento. Sulle mezze palle arriviamo sempre secondi…“.

CLASSIFICA – “C’è un’aria che non mi piace. Sì, potevamo fare di più, ma c’è troppo pessimismo, anche quando eravamo quarti… Bisogna anche capire che giocatori abbiamo. C’è la sensazione che tutto quello che facciamo è da buttare. Un messaggio che percepisce anche la squadra

KOULIBALY – “Sono d’accordo con quanto detto da Ancelotti. Non succede solo da noi. Basti guardare in Inghilterra, dove c’è grande civiltà sportiva. Secondo me è arrivato il momento di fermare le partite. Non penso l’Italia sia un paese razzista, ci sono tantissimi immigrati. E’ giusto che una partita di calcio si sospenda“.

HIGUAIN – “Ha sbagliato un rigore importante ed è stato espulso contro la Juventus, tutto il mondo ne ha parlato. Voglio rivedere il Pipita del secondo tempo di ieri: ha sbagliato nelle conclusioni, ma ha fatto bene. Ma non è l’unico: ci stanno venendo a mancare i giocatori tecnici. Suso ha dei problemini, Calhanoglu non riesce ad esprimersi. Non sviluppiamo in maniera brillantissima“.

SUL 2018 – “Io prendo dalla stagione 2013-2014 fino ad oggi. Da quell’anno, il Milan è rimasto fuori dai giochi già a marzo. Noi abbiamo il dovere di provarci fino alla fine. Il nostro Scudetto è arrivare in Champions League, dobbiamo dare qualcosa in più. Il rammarico è non aver sfruttato le occasioni di allungare sul quinto posto, siamo caduti in depressione per questo. Fra due giorni contro la Spal sarà battaglia“.

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