Nba, c’è la pausa. Irving, Giannīs, Embiid o LeBron, a caccia dell’Mvp

Giannis Antetokounmpo dei Milwaukee Bucks
Giannis Antetokounmpo dei Milwaukee Bucks

NBA ferma come da tradizione, il quarto giovedì di Novembre per gli Stati Uniti è sacro, si festeggia in famiglia il girono del ringraziamento.

C’è anche chi fa polemica come la guardia dei Boston Celtics, Kyrie Irving, non proprio uno qualsiasi. Via social ha detto:Io non festeggio quella me…a” con tanto di insulti ricevuti dai fan, per poi scusarsi qualche ora dopo sempre con un post in rete. “Era solo un momento di frustrazione, restiamo tutti UNITI” scrive l’atleta.

Tweet con le scuse di Kyrle Irving
Tweet con le scuse di Kyrle Irving
Ci sono poi i risultati sul campo messi a segno fino ad oggi. I Celtics insieme agli Warriors restano favoriti per le Finals, nonostante il momento negativo per entrambe.  L’inizio di questa stagione di Regular Season è tutt’altro che scontato. A Ovest almeno  10 squadre hanno momentaneamente un bilancio positivo tra vittorie e sconfitte, in 14 hanno ambizioni da playoff. A Est invece Toronto la fa da padrone, Milwaukee segue subito dietro, poi Philadelphia e Indiana. Washington gran delusione di questo inizio di stagione.
Giannīs Antetokounmpo, il greco di origini nigeriane dei Milwaukee Bucks e il camerunese Joel Hans Embiid dei Sixers sono i migliori giocatori del torneo fino a questo momento. Vedremo quando tornerà dall’infortunio Steph Curry, che prima di uscire di scena stava disputando una season da favola, ancora meglio del 2016 quando vinse l’Mvp, il riconoscimento dei grandi del parquet. Sixers a colpi di partite da 30 punti e 10 rimbalzi (già 12) e non ha nessuna intenzione di fermarsi.

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All’appello manca LeBron James, l’uomo che se in partita fa brillare i suoi Lakers, va a corrente alternata. Nell’ultimo match, molto speciale, King James ha messo a segno 32 punti per i gialloviola di Los Angeles, nella sua prima da avversario dei Cavs.
Da brividi la standing ovation del suo ex pubblico, 4 anni fantastici. Nonostante l’emozione LeBron ha risposto da grand professionista regalando una super vittoria ai Lakers.
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