‘Ndrangheta, Vincenzo Iaquinta condanna a 2 anni di carcere

Vincenzo Iaquinta è stato condannato a 2 anni di reclusione

‘Ndrangheta, Vincenzo Iaquinta condanna a 2 anni di carcere.
L’ex attaccante della Juventus, Vincenzo Iaquinta è stato condannato a 2 anni di carcere durante l’udienza di “Aemilia”. Si tratta del più grande processo nel Nord Italia contro la Ndrangheta. 250 imputati di questi 149 già detenuti. 324 anni le pene complessive inflitte dai giudici. 1712 gli anni di carcere richiesti durante il processo principale. Almeno 500 le persone affiliate alle ndrine che operano in Emilia

Finisce così il primo grado del processo. I giudici hanno condannato 118 soggetti con il rito ordinario 24 con l’abbreviato. Sono oltre 1.200 gli anni di carcere comminati. 19 le assoluzioni e quattro le prescrizioni per i 148 imputati. La condanna piu’ alta a 21 anni e otto mesi. Tra questi anche il campione del mondo del 2006 colpito dall’accusa di reato relativo alle armi, non denunciato il passaggio a suo padre. Caduta invece l’aggravante mafiosa che avrebbe potuto condannare l’ex giocatore a 6 anni di carcere.

Sentenza più dura invece per Giuseppe Iaquinta, padre di Vincenzo. E’ accusato di associazione mafiosa e 19 anni di reclusione.

Vincenzo Iaquinta, presente in aula durante la lettura del dispositivo ha commentato con durezza:“Ridicoli, è una vergogna.” Fuori dal palazzo di giustizia l’ex azzurro si è difeso ancora:”Io non ho fatto nulla e soffro come un cane per la mia famiglia. Ho vinto un Mondiale e sono orgoglioso di essere calabrese. Con la ‘ndrangheta non c’entriamo niente” conclude.

LEGGI ANCHE – TFN, prosciolto il Lecce. Penalizzati 11 club di Lega Pro