ESCLUSIVO/ Mazzanti: “Battiamo la Cina. Sogno una medaglia. Abbiamo creato un’identità in cui l’italia possa riconoscersi”

di Quintiliano Giampietro

Alla vigilia della semifinale mondiale contro la Cina, Davide Mazzanti crede nell’impresa e sogna una medaglia. “Pronti per giocarci le nostre chance”. “Abbiamo creato un gruppo in cui il Paese può riconoscersi”. Questi e altri temi affrontati dal ct azzurro nell’intervista esclusiva concessa alla redazione di SportNews.eu.

Davide Mazzanti, meno di 24 ore e sarà semifinale contro le campionesse olimpiche della Cina. Ostacolo durissimo. Crede nell’impresa?

“Assolutamente sì. Anche perché se siamo arrivati fin qui è perché l’abbiamo meritato giocando un grande volley. Siamo pronti ad affrontarle ed a giocarci le nostre chance”.

Per battere la Cina ci vuole la gara perfetta?

“No. Sarà una gara imperfetta nel senso che dovremo farci scivolare subito le cose che non vanno e giocarci la gara punto a punto. Nessuna delle due squadre farà una gara perfetta e vincerà chi farà un po’ meglio dell’avversario. Ci abbiamo giocato spesso e sappiamo come metterla in difficoltà. Conosciamo i loro punti di forza e quali saranno i loro cambiamenti per crearci problemi. Cureremo i dettagli che faranno la differenza per vincere”

Comunque vada, resta un grande Mondiale dell’Italia. Se le avessero detto che sarebbe arrivato in semifinale ci avrebbe creduto?

“Noi abbiamo sognato tanto questo Mondiale e se abbiamo fatto questo percorso lo abbiamo immaginato in questo modo. Poi realizzarlo è tutta un’altra cosa. Siamo arrivati fin qui con pieno merito creando un’identità di squadra importante”

Delle 4 squadre rimaste in lizza l’Italia è la più giovane con una media d’età di 23 anni e 1 mese. Questo fa ben sperare anche per il futuro…

Sì. Uno degli obiettivi fissati con la Federazione era il ricambio generazionale. E’ stato centrato e  in due anni le ragazze hanno fatto una grande esperienza fino ad arrivare a questo punto”.

Come si fa a creare un gruppo così coeso?

“La mia idea era quella di creare un gruppo in cui tutta l’Italia potesse riconoscersi. Quando lo scorso anno siamo usciti ai quarti degli Europei la squadra fu massacrata per alcune brutte sconfitte, le ragazze attaccate per tanti futili motivi senza giustificazioni. Siamo passati attraverso tante difficoltà e poi siamo arrivate nella semifinale di un Mondiale. Non c’è una ricetta specifica”.

E’ scaramantico? 

“Ho tanti riti, soprattutto nell’abbigliamento. Alterno sempre una coppia di calzini per esempio. Ma mi serve soprattutto per restare concentrato sulla gara”.

Può fare una promessa in caso di conquista di una medaglia, magari d’oro?

“Decidetela voi voi giornalisti e io la farò! Sinceramente non ho pensato a nulla eventualmente per festeggiarla, ma la sto sognando”.